Guerra Russia-Ucraina, la sfida di Zelensky a Trump: “Puoi porre fine alla
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I Paesi baltici, che da tempo affermano di poter essere le vittime di una futura invasione di Mosca, passano all’iniziativa decidendo di dotarsi di «strutture di difesa» comuni lungo i confini con la Russia e la sua alleata Bielorussia. Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa estone, secondo il quale Lituania, Lettonia ed Estonia «costruiranno strutture difensive anti-mobilità nei prossimi anni per scoraggiare e, se necessario, difendersi da minacce militari».
Manovre russe avrebbero intanto già causato problemi a Polonia e Svezia: secondo l’Isw, le interruzioni dei sistemi Gps avvenute tra dicembre e gennaio nei due Paesi potrebbero essere state causate proprio dalle esercitazioni di guerra elettronica condotte da Mosca a Kaliningrad e nel Mar Baltico.
Nel suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato come «la distruzione del nemico sia di fondamentale importanza. La Russia non dovrebbe farsi illusioni sul suo successo. – Ha detto – E ringrazio ciascuno dei nostri soldati, tutti quelli che in Ucraina stanno combattendo, che stanno aiutando in modo che il nostro popolo, il nostro Stato possa vincere quest’anno». «Solo nell’ultimo giorno – ha osservato-, ci sono stati più di un centinaio di scontri al fronte, battaglie intense. La più dura è ad Avdiivka», aggiunge Zelensky.
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha dichiarato ieri sera che «le mine sono state sostituite intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia». Nelle mani delle forze di Mosca dal marzo 2022, la centrale, la più grande d’Europa, è stata colpita più volte da interruzioni di corrente legate ai combattimenti e l’esercito russo accusa regolarmente l’Ucraina di minacciarla. «Le mine sono state sostituite lungo il perimetro della ZNPP», ha dichiarato l’Aiea in un comunicato. Le mine erano state rimosse a novembre, ma ora sono state reinstallate, il che è «incompatibile con i requisiti di sicurezza dell’Aiea», si legge nel comunicato.
E non si fermano le manifestazioni a Ufa, capitale della repubblica russa della Baschiria, per protestare contro l’arresto dell’attivista baschiro Fayil Alsynov. Secondo l’outlet indipendente SOTAvison, circa 1500 persone si sono riunite in una piazza chiedendo, con canti e balli, il rilascio di Alsynov, condannato a quattro anni di carcere per «incitamento all’odio interetnico». Accusa che l’attivista nega. Secondo media indipendenti, riferisce Moscow Times, almeno dieci persone sono state arrestate.
Per approfondire
– L’intesa a tre dei Baltici per un muro anti-Putin