Trump conquista l’Iowa. DeSantis accusa i media di «interferenza nelle

Dopo appena trentuno minuti dall’inizio dei caucus in Iowa, l’Associated Press ha dichiarato la vittoria di Donald Trump. La rapidità è senza precedenti, anche se la vittoria dell’ex presidente era ampiamente attesa. Sono otto distretti su 1.657 avevano dichiarato i risultati. Nell’auditorium della Eternity Church a Clive, sobborgo di Des Moines, dove tutti i candidati sono comparsi per lanciare un ultimo appello agli elettori, Trump aveva appena parlato, come pure Nikki Haley e Vivek Ramaswamy, mentre il deputato Chip Roy stava per parlare a nome di DeSantis, quando è arrivato l’annuncio dell’Associated Press.

La risposta di DeSantis, il governatore della Florida, è stata durissima. Il suo direttore della comunicazione, Andrew Romeo, ha scritto su X che l’annuncio dei media, così anticipato, costituisce una «interferenza nelle elezioni», prendendo in prestito una frase di Trump: «È assolutamente oltraggioso che i media partecipino alle interferenze elettorali dichiarando il risultato della corsa prima ancora che decine di migliaia di cittadini dell’Iowa abbiano potuto votare. I media sono venduti a Trump e questo ne è il più grande esempio finora».

L’Associated Press ha dichiarato di aver annunciato la vittoria di Trump sulla base dell’analisi dei primi risultati come pure attraverso Ap VoteCast, un sondaggio condotto tra gli elettori che intendevano recarsi ai caucus. Entrambi prevedevano un vantaggio insuperabile di Trump. Resta ora da vedere quale sarà il margine di vittoria del tycoon: se superiore al 50% ciò potrebbe contribuire a cementare presto la sua nomination repubblicana, viceversa i rivali diranno che è debole e continueranno a combatterlo nelle prossime primarie.

L’altra vera incognita è chi arriverà al secondo posto tra Nikki Haley e Ron DeSantis. DeSantis mentre scriviamo alle 5 del mattino italiane è al secondo posto con il 21,3% delle preferenze e Haley al 19 % (dati parziali con il 90% dei voti contati). I primi risultati mostrano anche che l’ex governatrice del South Carolina batte Trump in distretti come quello che abbiamo visitato a West Des Moines, dove la popolazione ha istruzione universitaria ed è benestante, mentre non riesce a raggiungere nemmeno il 10% in zone dove il livello di istruzione è più basso.

Nel suo discorso della vittoria, alle 10 di sera locali (le 5 del mattino italiane), Trump ha dichiarato che il suo obiettivo è unire il partito repubblicano. «Dobbiamo unirci, succederà presto», ha detto l’ex presidente, affiancato dai figli Eric e Don jr e circondato da senatori e governatori che gli hanno dato l’endorsement. Ha parlato non da candidato ma da vincitore della nomination. L’intento è quello di cementare in fretta la candidatura, perciò si è anche congratulato con DeSantis e Haley per i loro risultati («Ci siamo divertiti» ha detto ironicamente), e anche con Vivek Ramaswamy (che ieri sera ha lasciato la corsa e ha dato l’endorsement a Trump) per il suo 8%. Poi parlando ha ripetuto le sue priorità tra cui «sigillare il confine contro l’invasione di un numero di persone superiore agli abitanti di New York…