dalla guerra di secessione all’iPhone- Corriere.it

Con la fine dell’anno arriva il tempo dei bilanci, ma anche delle previsioni. E il 2024 si prospetta come un anno di grande importanza, specie a livello internazionale. Non solo per gli sviluppi sui due principali fronti di guerra — quello del conflitto tra Ucraina e Russia e quello della crisi nel Medio Oriente — ma anche perché sono in programma importanti elezioni in decine di Paesi: metà della popolazione mondiale andrà alle urne, e tra gli appuntamenti elettorali più importanti ci sono le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ma anche quelle per il l’Europarlamento. E poi India, Taiwan, Regno Unito.

Proprio per gli importanti appuntamenti in agenda nel 2024, il New York Times ha deciso di ripescare dal suo archivio le previsioni pubblicate all’inizio di altri anni che hanno segnato la storia statunitense e quella del resto del mondo.

1861

Il primo numero del 1861 raccoglieva i racconti sui festeggiamenti per la fine dell’anno. Ma anche i «preparativi bellici», tra cui la richiesta sudista che le truppe federali lasciassero Fort Sumter, nella Carolina del Sud. Eppure il quotidiano utilizzava toni speranzosi: «Questa grande repubblica diverrà sempre più forte col passare dei mesi». Era gennaio. In aprile, le forze confederate attaccarono proprio Fort Sumter, aprendo le ostilità della guerra di secessione.

1929

Saltando avanti di quasi settant’anni, nel 1929 il Times tentò alcune previsioni sull’andamento dell’economia. Pur riconoscendo che fare pronostici era difficile, i giornalisti scrissero che si poteva solo essere ottimisti per la «forza di fondo del sistema economico americano». Un banchiere di Chicago si spinse a dire che il presidente appena eletto, Herbert Hoover, avrebbe «garantito al Paese un’amministrazione costruttiva e capace». Dieci mesi più tardi, il 24 ottobre, si verificò il peggior crollo di Wall Street, ancora oggi ricordato come «il Giovedì nero».

1939

Nel 1939, invece, la situazione internazionale era decisamente troppo preoccupante perché si potesse essere ottimisti. Si festeggiò come sempre, ma tra i newyorchesi scesi in strada a Times Square, «solo in pochi non si sono resi conto che gli ultimi dodici mesi hanno portato cambiamenti drastici nel mondo», scriveva il quotidiano a proposito dell’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista. L’articolo citava un economista tedesco in visita a New York, il quale predisse «una grande guerra in Europa nel 1939». In settembre, la Germania invase la Polonia: era iniziata la Seconda Guerra mondiale.

1968

Che il 1968 sarebbe stato un anno importante, i reporter del Times se lo aspettavano. Le elezioni presidenziali erano in programma per novembre, e nell’immaginare come sarebbero finite il giornale individuò l’allora governatore di New York, Nelson Rockefeller, come unico repubblicano in grado di sconfiggere Lyndon B. Johnson. Invece, nell’ordine: la popolarità di Johnson crollò al punto da spingerlo a rinunciare alla rielezione; Rockefeller fallì miseramente la sua campagna elettorale; e l’ex vicepresidente Richard Nixon fu eletto alla Casa Bianca.

1991

All’inizio del 1991,…