Centrale di Ostiglia, arrivata la maxi turbina: funziona anche a idrogeno

Vanno avanti i lavori di efficientamento nella centrale termoelettrica Ep. Nell’area di cantiere per la costruzione del nuovo gruppo produttivo è arrivata la turbina, cuore produttivo della centrale. Un pezzo fra i più grandi del genere in Italia che ha viaggiato prevalentemente su acqua ed è stato posto su un trasporto speciale alla banchina portuale del Canal Bianco.

La realizzazione della nuova unità a ciclo combinato a metano (CCGT) consentirà una riduzione delle emissioni specifiche grazie all’utilizzo della turbina a gas 9000HL, di ultima generazione, sviluppata da Siemens Energy. Grazie alla sua efficienza all’avanguardia, questa tecnologia consentirà il massimo sfruttamento del gas naturale e un’elevata flessibilità con un rendimento superiore al 62%. La nuova unità è inoltre progettata per essere alimentata in futuro con un 30% di idrogeno in aggiunta al gas naturale.

Per quanto riguarda la tecnologia della turbina, nell’ambito del progetto europeo Hyfelxpower, Siemens Energy con il consorzio ha dimostrato la possibilità di utilizzare idrogeno rinnovabile in purezza per alimentare una turbina a gas (appositamente modificata).Nel 2022 era già stata effettuata una prima sperimentazione – nell’ambito dello stesso progetto – utilizzando per alimentare la turbina una miscela composta al 70% di gas e al 30% di idrogeno, ma ora l’impiego di H2 in purezza nello stesso impianto ha dimostrato la fattibilità di questo sistema di power-to-hydrogen-to-power, confermando la possibilità di riadattare turbine a gas già in funzione per renderle in grado di bruciare idrogeno al 100%.

Assieme alla modifica dei filtri nella centrale storica di Ep per abbattere le emissioni, questa svolta, porta Ep a sviluppi green sempre più avanzati. Questo grazie alla partnership cona Siemens. «La conoscenza e le esperienze raccolte tramite il progetto Hyflexpower, ci aiuteranno a sviluppare la nostra gamma di turbine a gas e a prepararle per un futuro a base di H2 – ha recentemente dichiarato Karim Amin, Membro dell’Executive Board di Siemens Energy. – L’interazione tra elettrolizzatore, stoccaggio e sistema di conversione dell’idrogeno in un unico sito è stata dimostrata, e ora è solo una questione di scalarne dimensionalmente i risultati». Il nuovo gruppo produttivo, che affiancherà l’esistente, sarà operativo, secondo il cronoprogramma entro il 2025. Servirà a fornire energia a costo ridotto e con emissioni più base su un mercato in transizione dai combustibili derivanti dal petrolio a quelli derivanti ad energie rinnovabili. Dai dati del gestore Terna, quest’anno ha visto un ultyeriore incremento di produzione dell’energia rinnovabile a scapito del termoelettrico.