Il sostituto commissario di polizia Daniele Bellotto comandante della Polfer di Mantova

L’omicidio Lalli, il delitto delle sorelle Lovato, l’assassinio della prostituta Ruth a Castiglione, la rapina di Cerese. I maxisequestri da record di droga, come i 100 chili di hashish a Solferino e l’arresto della banda di albanesi con 11 chili di cocaina.

E poi il tuffo nel diversivo Mincio per salvare un uomo che gli valse un attestato al valor civile. E l’elenco delle indagini e delle operazioni del sostituto commissario della polizia Daniele Bellotto potrebbe continuare.

Da domani, 11 dicembre, dopo 34 anni in Questura in piazza Sordello, sarà il nuovo comandante della polizia ferroviaria di Mantova. 58 anni, ragioniere, mantovano di nascita e figlio d’arte (il padre Armando ha prestato servizio per oltre tre decenni alla polizia stradale di piazza Virgiliana) è entrato giovanissimo a far parte delle forze dell’ordine arruolandosi a 17 anni nell’Arma dei Carabinieri, fino al passaggio in polizia: alle Volanti, alla Mobile e alla Digos.

Cavaliere ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, vanta numerosi corsi di specializzazione tra cui quello di istruttore di tiro e operatore scorte di sicurezza ed in tale veste, ha ricoperto per tre anni il ruolo di Capo scorta dell’allora presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.