Antonino Cannavacciuolo, la subdola patologia ha colpito anche lui: salute

La verità sulla malattia di Antonino Cannavacciuolo, lo chef più amato della tv. La confessione sulla patologia che lo ha colpito.

Non ha bisogno di presentazioni Antonino Cannavacciuolo. Lo chef più amato della tv, il gigante buono, giudice di MasterChef e volto di Cucine da incubo Italia è tra i più noti.

Pluristellato, non ha mai pensato di fare altro nella vita, sebbene il padre, anche lui del mestiere, avesse cercato di persuaderlo, conoscendo la vita sacrificata.

Ha detto al Gazzettino: “Se non mi fossi imbarcato a Villa Crespi avrei accettato di entrare in una cucina stellata. Il mio destino era quello”.

Ma anche se di stelle ne ha più di una, dichiara che non sono per lui un’ossessione: “Non per me. Io le vedo come un riconoscimento che arriva dopo che la gente ti ha già premiato scegliendo di mangiare quello che fai”. 

Antonino Cannavacciuolo:  la malattia

Un riconoscimento che si è meritato tutto, Antonino Cannavacciuolo, che ha preso botte nel vero senso della parola agli inizi, quando il mestiere doveva impararlo e aveva solo 14 anni. Ha confessato nell’intervista citata: “Finivo la notte gonfio di mazzate, ma io ho sempre voluto fare questo mestiere. Mia mamma voleva protestare. Mio padre, invece, rispondeva così: ‘Se gliele ha date, significa che se le meritava’. Adesso quello chef lo arresterebbero per maltrattamenti. A me alla fine è servito. Sono state formative, quelle botte”.

Formative sicuramente, poiché oggi è uno dei migliori chef italiani, amatissimo dal pubblico in quanto anche personaggio televisivo. E il pubblico è rimasto molto dispiaciuto quando ha appreso della sua malattia.

Il racconto

Antonino Cannavacciuolo è chiamato gigante buono non a caso. Oltre ad essere altissimo ha anche un peso non indifferente. E proprio il peso è stato un grande problema per lui che ha raccontato al settimanale Oggi: “Sono stato vicino a un bivio. Pesavo tanto, sono arrivato a 155 chili, mi sentivo stanco, dormivo male. Tre anni fa ho detto basta e mi sono comprato un tapis roulant”.

E da allora la svolta: quasi 30 chili persi, e senza una dieta! Solo un po’ di movimento e attenzione all’alimentazione: “La mattina faccio camminata veloce e pesi, non seguo una dieta. Sto solo un po’ attento, non mi sono tolto niente. Oggi peso 126-127 chili, ogni tre, quattro mesi perdo un chilo: la bilancia non deve più salire, deve solo scendere. Se una sera esagero a cena con gli amici, il giorno dopo insalata, corsa e flessioni. Qualche giorno fa abbiamo fatto le prove costumi: sono passato da una taglia 66 a una 60“.