Il futuro del volontariato, Soccorso Azzurro protagonista a Milano

Soccorso Azzurro è stato tra i protagonisti dell’evento “Pronti a disegnare il futuro?”, dedicato al mondo del volontariato del sistema emergenza urgenza, organizzato da Areu (agenzia regionale emergenza urgenza) e Regione Lombardia, svoltosi a Milano in Sala Testori.

«Noi portiamo la cultura del soccorso a tanti cittadini – ha commentato Alberto Zoli, direttore generale di Areu – ogni giorno, grazie a circa venticinquemila volontari attivi e tremila dipendenti, gestiamo 250 ambulanze di emergenza sul territorio lombardo».

Presenti le delegazioni di ognuna delle associazioni che compongono il sistema del soccorso in Lombardia: Anpas, Faps, Croce Rossa, FVS e Soccorso Azzurro.

«Soccorso Azzurro è nata nel 1999, siamo piccoli rispetto a queste grandi realtà con migliaia di volontari. Nonostante questo, la nostra cooperativa realizza il proprio scopo sociale utilizzando dipendenti e volontari che operano con grande passione e professionalità”» ha detto Guerrino Nicchio, presidente di Mantova Salus di cui Soccorso Azzurro fa parte.

Anche la formazione occupa un ruolo rilevante, servono 200 ore per diventare soccorritore esecutore: «Questa è qualità e sicurezza» ha sottolineato Zoli.

La manifestazione è proseguita con la presentazione di un sondaggio che ha coinvolto 4.405 cittadini. Tra i risultati, nel complesso positivi per la percezione del ruolo e della professionalità dei soccorritori, è significativo il fatto che ancora il 20% degli intervistati non conosca la differenza tra Pronto Soccorso e 118.

Forse anche questo elemento porta ad una problematica segnalata da Nicchio nella parte finale dell’evento. «Spesso le nostre ambulanze escono per trasporti in emergenza che non sono tali. Da un report che abbiamo realizzato con il pronto soccorso di Castiglione, risulta che il 28-30% degli interventi delle ambulanze non è rappresentato da urgenze, ma sono codici verdi o bianchi. Questo, oltre ad uno spreco di risorse pubbliche, comporta che potremmo lasciare senza ambulanza qualcuno che ne ha veramente bisogno, magari condannandolo a morte».

Nel rispondere, Zoli ha confermato che gli interventi in codice rosso sono meno del 4%, il maggior numero dei codici di rientro sono giallo, verdi e c’è anche qualche bianco. «Tuttavia non possiamo non uscire, c’è lo impone la legge».

Soccorso Azzurro ha 25 ambulanze, compie circa 18mila interventi e trasporti in un anno e ha 135 soccorritori.