Sottrassero le donazioni durante la pandemia: 8 condannati

Cinque condanne, due patteggiamenti e un rinvio a giudizio: così si è chiuso il procedimento, davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Cremona, relativo alla distrazione di fondi ai danni dell’associazione “Uniti per la provincia di Cremona”.

La onlus si era costituita nel marzo 2020, in piena emergenza Covid, con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza agli ospedali Maggiore di Cremona e Oglio-Po di Vicomoscano, all’epoca in prima linea nel contrastare la pandemia.

Dei circa 4 milioni di euro che vennero raccolti, 300mila presero però altre strade: se li intascarono Renato Crotti, gestore dell’associazione, e altri soggetti. Un anno fa Crotti ha patteggiato davanti al giudice dell’indagine preliminare tre anni e quattro mesi di reclusione, oltre a un risarcimento da 25mila euro.

Nei giorni scorsi sono comparsi invece davanti al gup i presunti complici. L’imprenditore cremasco Attilio Mazzetti, secondo le accuse braccio destro di Crotti e reclutatore di imprenditori compiacenti, ha chiesto il rito ordinario: rinviato a giudizio, verrà processato il 20 febbraio 2024.

Cinque persone sono state invece condannate a pene che vanno da un anno e sei mesi a tre anni e quattro mesi: dovevano rispondere a vario titolo dell’emissione di fatture false per prestazioni inesistenti (lo stratagemma attraverso il quale i fondi venivano distolti dal conto corrente della onlus e riversati nella disponibilità di persone del tutto estranee alle finalità benefiche).

Altri due imprenditori hanno patteggiato, rispettivamente un anno, due mesi e venti giorni di reclusione e undici mesi e dieci giorni (pena sostituita dai lavori di pubblica utilità). Il giudice ha disposto che due degli imprenditori condannati e una delle aziende coinvolte versino in solido un risarcimento da 30mila euro. Il resto verrà quantificato in un separato giudizio civile e nell’ambito del processo a Mazzetti.