Tibre, Lombardia ed Emilia a Salvini: serve finanziare un secondo tratto
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Torna d’attualità il dossier del Tibre, il raccordo autostradale Tirreno Brennero progettato oltre 50 anni fa per collegare l’Autostrada della Cisa (Parma La Spezia) all’Autobrennero, e mai realizzato. A riportarlo nell’agenda delle infrastrutture nazionali da completare, gli assessori regionali Claudia Terzi (Lombardia) e Andrea Corsini (Emilia Romagna) che hanno scritto al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini chiedendo di riprendere in mano la questione e, soprattutto, di trovare i finanziamenti mancanti per completare un secondo tratto, per ora solo circa metà dei 74 km del tracciato non ancora costruito, ovvero l’attraversamento del Po, il tratto sino a Calvatone-Bozzolo e gli 8 chilometri in comune con l’autostrada regionale Mantova-Cremona sino a Marcaria.
«Come Regione Lombardia – spiega l’assessore Terzi – siamo convinti che il disegno che era stato concepito con la sinergia fra Tibre e Mantova Cremona era corretto, portando benefici finanziari e viabilistici ad entrambe le infrastrutture. Ma sino a che la situazione del Tibre non si sblocca, la Mantova Cremona rimane mancante di un piccolo tratto di 8 chilometri. Sbloccando questa situazione si porterà beneficio anche alla nostra autostrada regionale e rimarrà compiuto anche il disegno di collegare nord e sud Europa perché la Mantova Cremona raggiunge l’Autobrennero a Mantova Sud»
Una situazione quella del Tibre arenatasi già nel 2010, quando fu autorizzata la costruzione solo del primo tratto di 10 km tutto in territorio Parmense. Lasciando a bocca asciutta i rimanenti 74 km, dei quali 50 nel mantovano, per la mancanza dei fondi necessari, stimati allora in 2,7 miliardi. Sino a quel momento lo Stato non aveva speso niente perché il primo tratto, la più corta autostrada d’Italia, 12 km con i raccordi, è stata interamente autofinanziata con 513 milioni dal promotore, l’ex società Autocisa (gestore dell’A15 La Spezia -Parma del quale il Tibre è il prolungamento verso Nord). Autocisa, oggi confluita nel concessionario Salt (Società autostradale ligure toscana). L’inaugurazione del casello autostradale Trecasali-Terre Verdiane, avverrà entro il mese dopo 7 anni di cantiere, ma l’incertezza sulla prosecuzione del secondo tratto sino a Nogarole Rocca, ha spinto la concessionaria Salt a studiare, nel 2022, un “piano B” per raggiungere l’Autobrennero molto più sud, a Pegognaga, grazie alla strada a scorrimento veloce Autocisa che l’Emilia nel frattempo ha promosso per collegare Parma a Ferrara. L’obiettivo di avvicinare i porti del Tirreno al Nord Europa sarebbe comunque raggiunto, ma non quello di un collegamento diretto fra Parma e Verona oggetto della conc
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