“Colpite l’Italia”. L’audio choc nei campi palestinesi del Libano

In Libano starebbero circolando degli audio che inneggerebbero a compiere atti ostili anche contro l’Italia. È quanto riferisce l’agenzia LaPresse citando fonti che sarebbero venute a conoscenza del dossier. Questo tassello si inserirebbe nell’elevato rischio di attentati terroristici nel nostro Paese, così come in Europa, anche se come più volte ripetuto dagli esponenti del governo non esiste al momento una minaccia specifica.

L’intelligence italiana sta monitorando tutte le piste e i canali in cui potrebbero comparire minacce contro il Paese, in un’azione di prevenzione totale che passa anche dalla chiusura dei confini e dal ritorno dei controlli. A far paura sono i lupi solitari che agiscono come schegge impazzite e la chiamata all’azione che arriverebbe da alcuni campi palestinesi presenti in Libano conferma che esiste ed è concreto un pericolo per la sicurezza nazionale. Gli altri Paesi che verrebbero menzionati in quell’audio sono la Germania, il Regno Unito e gli Stati Uniti.

Tutti questi Paesi, chi per un motivo e chi per un altro, insieme all’Italia, agli occhi degli estremisti hanno la colpa di essere sostenitori di Israele. L’intero mondo occidentale è ora schierato al fianco dello Stato ebraico in questa guerra, nata a seguito degli attentati del 7 ottobre da parte di Hamas contro i civili israeliani e stranieri presenti nel Paese ebraico. Centinaia sono ancora gli ostaggi portati nella striscia di Gaza e migliaia i morti fatti dai miliziani del terrore nelle loro incursioni in Israele.

Questa nuova minaccia che grava sull’Italia e sull’Europa, ha obbligato a “intensificare al massimo le misure di prevenzione di carattere generale e di controllo del territorio”. Le direttive riguardano tutto il personale in servizio che dovrà ‘mantenere costantemente elevato il livello di sicurezza’“, fa sapere ancora LaPresse. La frontiera con la Slovenia è presidiata da 300 uomini e anche il confine marittimo italiano vede rafforzati i sistemi di sicurezza. L’Europa ha blindato il passaggio balcanico, da dove con più probabilità rischiano di passare i militanti delle organizzazioni estremiste dell’Isis ma il rischio è quello di avere già in casa i miliziani pronti a colpire. I Paesi, Italia inclusa, hanno intensificato le operazioni di espulsione di sospettati di affiliazioni terroristiche anche a seguito di quanto accaduto in Belgio alcuni giorni fa. L’attenzione è sempre più alta e la tensione è in crescendo.