Tra ricordi e aneddoti: cittadinanza onoraria al maestro Gino Mescoli

Una serata con un solo protagonista quella di sabato 21: il maestro Gino Mescoli e la sua musica, a cui l’amministrazione di San Benedetto Po ha voluto conferire la massima onorificenza con la concessione della cittadinanza onoraria.

La cerimonia si è svolta nella sala polivalente di via Montale con l’intervento del sindaco Roberto Lasagna, dell’assessore alla cultura Vanessa Morandi e di un numeroso pubblico. Lasagna ha illustrato l’attività di Mescoli come pianista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra in Italia e all’estero, proponendolo come esempio di talento ma anche di costante impegno nella propria professione; tutti aspetti presi in considerazione ai fini del riconoscimento votato da tutto il consiglio comunale.

Mescoli, con un entusiasmo e un piacere non scalfiti dal tempo, ha rievocato alcuni episodi e aneddoti della sua carriera. Ha ricordato il monastero, di cui ha sempre assaporato la bellezza; l’emozione provata nel suonare l’organo nella basilica polironiana, quando veniva inondata dalle note possenti della Toccata e fuga di Bach; la soddisfazione della sua prima orchestra, diretta ad appena 18 anni, con la quale si esibiva nel Mantovano ma anche nelle province vicine.

È passato poi a raccontare l’incontro col maestro Carlo Alberto Rossi e il paroliere Vito Pallavicini, ma soprattutto con cantanti famosi, quali Domenico Modugno, Laura Pausini e Gianna Nannini, che gli correva incontro abbracciandolo e gridando il suo nome.

A fargli festa sono stati per primi i docenti della Scuola di Musica polironiana, col pianista Davide Pigozzi, che hanno presentato un programma di canzoni degli anni ’30 e ’40, le stesse che Mescoli cantava da bambino. Poi si è esibita l’orchestra d’archi Apogeo di Mantova nell’esecuzione di un medley di vari successi di Mescoli che, da parte sua, ha diretto il complesso, inserendosi anche con assoli al “suo” pianoforte, ora in concessione temporanea alla Scuola di Musica. I calorosi applausi del pubblico hanno più volte sottolineato il gradimento e l’affetto.