Prima un tentato stupro poi le coltellate mortali: indagini chiuse per Alice Neri,
[ad_1]
Alice Neri, la 32enne il cui corpo fu trovato lo scorso 18 novembre bruciato dentro al bagagliaio della sua auto ai confini del Mantovano, subì un tentativo di stupro e poi tentò di difendersi dalle coltellate che la colpirono mortalmente. È questo il risultato dell’autopsia, il cui deposito ha segnato la conclusione delle indagini sulla morte dell’operaia avvenuto a Concordia, nel Modenese. L’unico indagato è il 29enne tunisino Mohamed Gaaloul, accusato di omicidio volontario aggravato, violenza sessuale, distruzione di cadavere.
Secondo le conclusioni del consulente nominato dalla procura di Modena, Vittorio Gatto, Alice è inoltre stata uccisa prima che venisse appiccato l’incendio, visto che non vi era fuliggine nelle vie aeree. In base ai precedenti esami compiuti anche sul cellulare della donna e le celle telefoniche, Alice e Gaaloul girovagarono fra il Modenese e il Mantovano, in particolare San Giovanni del Dosso e Poggio Rusco. L’omicidio sarebbe avvenuto a Fossa di Concordia, sulla strada per il Mantovano. Secondo l’accusa l’omicidio sarebbe avvenuto a seguito di un tentativo di violenza sessuale all’esterno dell’auto, durante il quale Gaaloul avrebbe strappato il reggiseno della vittima: un’ipotesi supportata, per gli inquirenti, dal ritrovamento della spallina strappata a qualche metro dal veicolo carbonizzato. L’uomo, a detta degli inquirenti, avrebbe colpito la vittima «con colpi d’arma bianca, per poi distruggere il cadavere occultandolo nel bagagliaio e dandovi fuoco e provocando la pressoché completa carbonizzazione dei resti». Ora Gaaloul avrà a disposizione venti giorni per richiedere di essere interrogato dal magistrato e fornire una propria versione.
[ad_2]
Read More: Prima un tentato stupro poi le coltellate mortali: indagini chiuse per Alice Neri,