in battaglia prima dell’inverno- Corriere.it

[ad_1]

Kiev ha ricevuto la prima fornitura di carri armati americani. Nove mesi dopo l’annuncio da parte di Joe Biden, che a gennaio era servito a sbloccare l’invio dei Leopard tedeschi, è arrivato in Ucraina il primo carico di tank Abrams M1. La resistenza avrebbe ottenuto meno della metà dei 31 promessi dagli Stati Uniti, ma il Pentagono ha confermato che le consegne saranno graduali e che verranno ultimate nelle prossime settimane, forse mesi.

L’invio era stato deciso a gennaio, quando Volodymyr Zelensky chiedeva carri armati e Berlino era riluttante a concedere agli alleati l’ok per i tank Leopard di fabbricazione tedesca: il cancelliere Olaf Scholz, che non voleva essere il primo né l’unico a fare il passo. Mentre in Europa crescevano le pressioni per l’invio dei carri armati — in Finlandia era nato il movimento «liberate il leopardo» — la mossa di Biden, insieme all’invio dei Challenger britannici, aveva quindi sbloccato la fornitura della Germania e di altri Paesi europei, con l’obiettivo di formare due battaglioni per un totale di circa 70 tank. Sembrava che gli Abrams non sarebbero però arrivati sul campo prima di un anno, forse due.

Invece i primi esemplari potranno essere già utilizzati nelle ultime fasi della controffensiva, per provare a riconquistare territorio prima che il fango «congeli» le posizioni dei duellanti. I carri armati americani, ha spiegato tuttavia nei giorni scorsi il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov al sito War Zone, dovranno essere utilizzati in modo «mirato» in operazioni «molto specifiche e ben pianificate», per non correre il rischio di perderli. Per questo motivo, i funzionari dell’esercito americano sostengono che potrebbe volerci ancora del tempo per vederli davvero sul campo: prima la resistenza dovrà assicurarsi di avere abbastanza elementi di supporto e poi dovrà decidere dove dispiegarli.

Le notizie delle ultime ore, con il colpo micidiale sferrato dagli ucraini a Sebastopoli che conferma le capacità della resistenza, potrebbero in ogni caso indurre la Nato a inviare altri aiuti militari. E, seguendo il percorso già tracciato dagli Abrams, alle mosse americane potrebbero seguire quelle della Germania: chissà quindi che l’arrivo dei missili a lungo raggio Atacms non serva a sbloccare i cruise Taurus tedeschi, più sofisticati degli Storm Shadow britannici e degli Scalp francesi, su cui Berlino appena una settimana fa non aveva ancora preso una decisione.

[ad_2]

Read More: in battaglia prima dell’inverno- Corriere.it

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

https://kotogrillsushi.com

https://desawisatapela.com/

https://philmarriott.net/lucky-neko/

https://vipluxurysalonspa.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://www.espacoprovincia.com.br/slot-qris/

https://www.jennails.dk/wp-includes/mahjong-ways/

https://amruthamoringaleaf.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://jyothiagrifirms.com/wp-includes/slot-kamboja/

https://www.erredeagency.com/lucky-neko/

https://www.erredeagency.com/starlight-princess/

https://aquitemdende.com/mahjong-ways/

https://247arquitetura.com.br/wp-includes/slot-server-thailand/

https://www.hartwellclothing.com/wp-content/gates-of-olympus/

https://decoroombg.com/wp-includes/wild-bandito/

https://www.katiegirlhere.com/lucky-neko/

https://decoroombg.com/wp-includes/spaceman-slot/

https://www.jeuxvape.fr/mega-wheel/

https://naturalzestskincare.co.nz/rujak-bonanza/

humanitairebenin.org/wild-bounty-showdown/

https://philmarriott.net/spaceman/