Muore d’infarto il comandante della polizia penitenziaria di Mantova
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Il commissario Rosario Romano, comandante del carcere di Mantova, è stato colpito da un infarto mentre era in vacanza a Rimini. 56 anni, palermitano, comandante di reparto del carcere di Mantova, proveniva dal ruolo degli ispettori.
Era stato tanti anni in servizio nel carcere di Ferrara e per un pò di tempo ha fatto anche il tutor nella Scuola di Formazione di Parma.
È stato colpito da un arresto cardiaco mentre era in vacanza a Rimini, sulla costiera romagnola.
Dice di lui un collega che lo conosceva bene: “Lui
è sempre stato orgoglio di due cose: la sua divisa e il s o essere fieramente siciliano. Ha sempre creduto nella legalità e nella bellezza della sua terra.”
Era arrivato a Mantova nel giugno 2020: un incarico delicato, assunto proprio nel momento drammatico dello scoppio della pandemia. Una full immersion nella realtà del carcere di
via Poma in accelerata, mentre in altre parti d’Italia i detenuti erano in rivolta. E il comandante si era subito trovato a gestire l’emergenza.
«Anche qui c’è stato un tentativo, con grida e fracasso con i piatti, subito contenuto – aveva raccontato il neocomandante – era il 9 marzo, il giorno dopo il lockdown. I detenuti temevano un inasprimento delle misure di sicurezza, erano arrabbiati per l’azzeramento delle visite. In collegamento con la direttrice, che per il doppio incarico era a Cremona, abbiamo spiegato che tutte le nuove misure erano a tutela della loro salute. Della nostra e dei loro cari».
Ordine e sicurezza, le sue priorità, ma anche vicinanza e sostegno a persone difficili, «a cui bisogna dare una speranza. Questo, non a caso, è il nostro motto. L’obiettivo è il loro reinserimento nella società. E gli agenti, le persone più vicine ai detenuti, hanno anche questo compito».
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