La Si.Se di Castiglione resta italiana: e la proprietà annuncia nuovi investimenti

Si.Se, l’azienda che si occupa di mobilità, segnaletica e sistemi di sicurezza stradale non passerà sotto il controllo del fondo irlandese Adon capital come la consorella bresciana Sias. Questo nonostante le due società siano accomunate dall’avere lo stesso azionista, dal far parte di una rete d’impresa che prevede la “codatorialità” , ovvero l’utilizzazione della prestazione lavorativa di dipendenti per le due diverse aziende. Sinergie strettissime sul piano della operatività funzionale.

Ma mentre Sias è stata conferita alla holding Segno 14, passata sotto il controllo della irlandese Adon, nella quale confluiscono investitori stranieri e italiani, nella Si.Se la proprietà, dall’agosto scorso, è stata assunta dalla Sifip srl, detenuta al 100% da Luca Furloni, che presiede il cda della stessa Si.Se. In questo modo la società castiglionese è rimasta nelle mani della famiglia Furloni.

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In Sias gli investitori « sono entrati con il ben preciso scopo di sostenere un progetto industriale di consolidamento, crescita e sviluppo – spiega Furloni – in un settore su cui comincia a spirare il vento di cambiamento che, negli ultimi decenni, ha fortemente caratterizzato i mercati». Ma i 74 dipendenti della Si.Se non dovranno temere.

«Investirò a Castiglione – assicura Furloni – proseguendo il già avviato processo di crescita». Il sindacato Uiltec ha nel frattempo chiesto un incontro all’azienda. Per capire cosa cambierà nella sinergia fra le due società mantovana e bresciana, visto che la seconda oggi è detenuta da una società la cui maggioranza è di investitori stranieri e italiani, mentre la Si.Se è rimasta nelle mani della famiglia Furloni.