A 14 anni dal fallimento il processo Roncaia verso la conclusione

A quattordici anni dal fallimento, il processo per bancarotta fraudolenta a carico di soci e amministratori che della ex riseria Roncaia di Canedole di Roverbella, si avvicina alle fasi finali. Ieri mattina, di fronte al collegio dei giudici presieduto da Gilberto Casari, si è conclusa la fase istruttoria con l’audizione degli ultimi due testi, dopodiché il processo è stato rinviato al 19 ottobre per la discussione e al 9 novembre per eventuali repliche.

Dei due testi sentiti, di rilievo è stata la testimonianza di un ex amministratore di una società collegata alla riseria il quale, subentrato dopo il fallimento, si era trovato di fronte ad una situazione complicata, come ha ricordato in aula, rispondendo alle domande di avvocati e pm. Ha parlato di contratti sovrastimati e insostenibili per la società, di conti che non tornavano e anche di non ben chiare sottrazioni.

Una vicenda che si trascina da tempo, quella della riseria che ha visto, nel 2020, le prime condanne in abbreviato di Gilberto Schiavi e la figlia Laura, a turno soci e amministratori.

Altre sei persone invece hanno scelto il dibattimento. Si tratta di Daniele Roncaia, amministratore unico dal 1991 al 2009; Simmaco Zarrillo, legale rappresentante della società Hazelbay Limited di Londra, Alessio Raguseo, socio e legale rappresentante della Global Service, Francesco Raguseo, che ha ricoperto lo stesso incarico. E ancora Carlo Corrubolo, di Monza, consulente della riseria. E infine Mariano Baldini, di Milano, anche lui consulente dell’azienda.