Emanuela Orlandi, il fratello Pietro trova le 4 gomme dell’auto squarciate. Il

Un’azione nella notte, quasi certamente mirata: ignoti vandali hanno squarciato tutte e quattro le gomme della monovolume di Pietro Orlandi, il fratello della ragazza scomparsa nel 1983, che da 40 anni si batte per conoscere la verità e negli ultimi tempi è stato al centro di accese polemiche per le sue dichiarazioni su papa Wojtyla. A dare notizia dell’episodio di vandalismo è stato il blog Notte criminale. Il blitz sarebbe avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 luglio: l’auto di famiglia del fratello di Emanuela (che ha sei figli) era parcheggiata a Borgo Pio, a poche centinaia di metri da casa sua, che si trova in via della Conciliazione. Il danneggiamento è stato denunciato alle forze dell’ordine: il fatto che la monovolume di Pietro Orlandi sia stata l’unica a essere presa di mira e che le altre auto parcheggiate vicino non siano state neppure sfiorate porta a ritenere che si sia trattato di un’azione mirata, da parte di qualcuno che evidentemente conosce alcuni dettagli della vita privata di Pietro. 

Le indagini sono a largo raggio, ma di certo viene valutata la possibilità che il gesto delinquenziale possa essere legato alla tensione generata dalla dichiarazione televisiva di Pietro Orlandi, lo scorso aprile nel programma de La7 DiMartedì («Papa Wojtyla usciva la sera con due monsignori polacchi e non certo per benedire le case»), che potrebbe aver armato la mano di qualche esagitato o squilibrato. Un paio di settimane dopo sul caso intervenne anche papa Francesco, durante l’Angelus domenicale, parlando di accuse «offensive e infondate». E negli stessi giorni nella cassetta della posta della mamma di Emanuela e Pietro, Maria Pezzano (che abita tuttora nella Città del Vaticano), fu lasciata una lettera con su scritto «Caro Pietro, sei un bugiarlo e lo sai! Vergognati per le allusioni su Wojtyla». Un  messaggio rimasto anonimo, che si sospetta sia stato scritto (la busta non era affrancata) all’interno delle sacre mura. (fperonaci@rcs.it)