Manuel Agnelli parla degli Afterhours: “Mi sono sentito prigioniero”
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Manuel Agnelli in un’intervista parla degli Afterhours, la storica band alternative rock da lui fondata nel 1986.
“Le persone cambiano, però cambiano proprio anche i nomi, perché gli Afterhours sono una band che è passata per dieci formazioni. È vero che certe pressioni portano ad avere rapporti complessi, però è pur vero che si può lavorare in armonia. Non so perché le cose siano andate così, ma so come. A un certo punto mi sono sentito prigioniero, perché gli Afterhours sono stati una band di amici solo con la prima formazione, e poi sono diventati un ‘progetto musicale’, che ha fatto cose notevoli, ma le tensioni sono nate lì.”
Queste le parole di Manuel Agnelli sugli Afterhours, riportate da Rumoremag.
“Gli Afterhours sono congelati perché erano diventati una macchina difficile da spostare, come una grossa azienda, il contrario di ciò che volevo dalla musica. Amo i nostri lavori, tanto gli ultimi due, e sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto, ma era diventata un’impresa. Si organizzavano solo grossi eventi e forse gli Afterhours sono fatti ormai per questi, sono diventati un brand. E il pubblico vuole questo, le canzoni che lo hanno accompagnato in alcuni passaggi della vita, in gioventù, dei primi innamoramenti, altrimenti si incazza. È umano, ma i pezzi nuovi non interessano, poco importa se valgono. Così mi sono ritagliato la possibilità di ricominciare da capo, ritrovare la libertà personale, riconquistarmi un pubblico per la musica che suono e non solo per la storia che ho, cosa che mi ha rimesso in una forma armonica e una voglia di fare musica pazzesca.”
La storia della storica band è, quindi, giunta al capolinea? La risposta ora pare affermativa…
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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