Che condizioni ci sono a 3.800 metri di profondità?
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L’operazione per recuperare il Titan, il veicolo sottomarino disperso con cinque persone a bordo durante l’esplorazione del relitto del Titanic, si sta svolgendo in condizioni complicatissime. Il Titan è lungo meno di 7 metri e ha un diametro di 2,5 metri, ma il tratto di mare in cui si trova il relitto del Titanic è molto grande: quasi come trovare un ago in un pagliaio. Non solo: il relitto è a migliaia di metri di profondità e presumibilmente lo è anche il Titan. Le condizioni sono estreme, con temperature basse, pressioni proibitive, il buio perenne…
A che profondità si trova il relitto del Titanic?
Il relitto del Titanic affondò alle 2:20 del 15 aprile 1912, in appena due ore e mezzo, in seguito alla collisione con un iceberg: il relitto si trova a 3.800 metri di profondità al largo dell’isola di Terranova, a circa 700 km dalla costa.
Che pressione c’è dove si trova il relitto del Titanic?
Negli abissi, che iniziano sotto i 3-4.000 metri di profondità, le pressioni sono oltre le 400 atmosfere. Basti pensare che al livello del mare la pressione è pari a 1 atmosfera, vale a dire che l’aria pesa circa 1 grammo ogni cm3.
Che temperature ci sono negli abissi a quasi 4mila metri di profondità?
La temperatura a quelle profondità è di circa 4 °C: secondo OceanGate, la società che ha organizzato l’esplorazione, il Titan ha un’autonomia di ossigeno di 96 ore, grazie al sistema di purificazione dell’aria. Le batterie a bordo devono però anche scaldare l’interno.
Quanta luce c’è negli abissi?
Nella cosiddetta “zona crepuscolare” – compresa tra i 200 e i 1.000 metri – c’è ancora un po’ di luce. Nella cosiddetta zona batipelagica, tra i 1.000 a i 4.000 metri di profondità la luce è del tutto assente.
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