Meloni vedrà Macron a Parigi: da Expo 2030 alla rete di Tim, i dossier tra
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I fari della vigilia sono tutti puntati sull’Expo 2030. Ma tra gli argomenti che potrebbero fare da cornice nelle prossime ore, in occasione della trasferta a Parigi della premier Giorgia Meloni per l’assemblea generale del Bie (Bureau International des Expositions), ci potrebbe essere anche il dossier “sempre attuale” dell’Alta velocità Tav Torino Lione, nonchè i nuovi equilibri dell comparto tlc, con il riassetto di Tim.
La presidenza francese ha comunicato che la premier e il presidente francese Emmanuel Macron si incontreranno domani pomeriggio, martedì 20 giugno, all’Eliseo. Un faccia a faccia che si svilupperà sulla scia dell’intesa ritrovata tra Italia e Francia durante il G7 di Hiroshima. Nell’incontro «si discuterà dei rapporti bilaterali che uniscono Francia e Italia, e in particolare dell’attuazione del Trattato del Quirinale». Macron e Meloni, ha spiegato in una nota l’Eliseo, «discuteranno di questioni europee e approfitteranno di questo incontro per preparare il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles giovedì 29 e venerdì 30 giugno». Si parlerà «anche del vertice Nato che si terrà a Vilnius, in Lituania, martedì 11 e mercoledì 12 luglio». Inoltre, l’incontro sarà «l’occasione per riaffermare il comune sostegno all’Ucraina sugli aspetti militari, umanitari, economici, diplomatici e giudiziari».
Tra i temi sul tavolo nel dialogo tra Italia e Francia anche la revisione delle regole europee del patto di stabilità e dei paletti fiscali “congelati” causa pandemia, ambito nel quale Meloni può trovare in Macron una spalla. Insomma, le occasioni di convergenza non mancano.
La sfida per Expo 2030: Meloni vola a Parigi
Il “piatto forte” della trasferta francese di Meloni è il dossier Expo 2030. Martedì 20 giugno Meloni vola a Parigi per sostenere la candidatura di Roma a ospitare l’esposizione universale del 2030. L’appuntamento all’assemblea Bie è fondamentale, anche se il voto arriverà il 28 novembre: governo, regione, capitale e comitato promotore lavorano da mesi per convincere i 170 delegati del Bureau international des exposition che sia Roma la città giusta su cui puntare. «È positivo che tutte le istituzioni stiano lavorando per portare Expo a Roma. Sarà una straordinaria opportunità», ha sottolineato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che sarà a sua volta nella capitale francese , insieme al governatore del Lazio Francesco Rocca. E la presenza della premier, per gli organizzatori, è “l’endorsement” fondamentale, visto tra l’altro che il principe erede al trono saudita Mohammed Bin Salman è a Parigi già da qualche giorno per sponsorizzare la candidatura di Riad – ha incontrato anche Macron, che lo ha ricevuto all’Eliseo -, così come gli esponenti del governo della Corea del Sud.
Ma gli italiani sono convinti di avere le carte in regola per battere la concorrenza della sudcoreana Busan e soprattutto della agguerritissima Riad. Sullo sfondo rimane Odessa, cui l’Italia ha proposto da tempo (anche nel corso della visita della premier a Kiev da Volodymyr Zelensky) di trovare eventualmente forme di…
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