Giornata mondiale senza tabacco: meno fumo, più cibo
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“Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco“. È questo lo slogan per l’edizione 2023 della Giornata mondiale senza tabacco (WNTD), che ogni anno ricorre il 31 maggio per ricordare i danni del fumo sulla salute umana e del Pianeta. Quest’anno l’OMS denuncia il tabacco come una della principali cause dell’aumento della fame nel mondo, esortando i governi a smettere di sovvenzionare l’industria del tabacco e sostenere, invece, colture alternative e più sostenibili per combattere la crisi alimentare globale e sfamare milioni di persone.
La coltivazione di tabacco e la fame nel mondo. Coltivare tabacco, sottolinea l’OMS, richiede un uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti che contribuiscono al degrado e alla fertilità del suolo che ha una capacità inferiore per la coltivazione di altre colture ad uso alimentare. Inoltre, rispetto ad altre attività agricole come la coltivazione del mais e il pascolo del bestiame, la coltivazione del tabacco ha un impatto molto più distruttivo sugli ecosistemi poiché i terreni coltivati a tabacco sono più inclini alla desertificazione.
la salute della terra. I dati parlano chiaro: più di 300 milioni di persone in tutto il mondo si trovano ad affrontare una grave insicurezza alimentare a causa delle guerre, del riscaldamento globale e delle conseguenze economiche post pandemia da CoVID-19. Eppure, più di 3 milioni di ettari di terreno in più di 120 Paesi sono utilizzati per coltivare tabacco, anche in quelli in cui le persone muoiono di fame. «Il tabacco è responsabile di 8 milioni di morti all’anno, eppure i governi di tutto il mondo spendono milioni per sostenere le piantagioni di tabacco. Scegliendo di coltivare cibo invece del tabacco, diamo priorità alla salute, preserviamo gli ecosistemi e rafforziamo la sicurezza alimentare per tutti», afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS.
Il nuovo rapporto dell’OMS, “Coltiva cibo, non tabacco!” evidenzia i mali della coltivazione del tabacco e i vantaggi del passaggio a colture alimentari più sostenibili per gli agricoltori, le comunità, le economie e l’ambiente, denunciando anche l’industria del tabacco per aver intrappolato gli agricoltori in un circolo vizioso di debiti ed esagerando i benefici economici della coltivazione del tabacco.
I bambini nelle piantagioni. Non solo: coltivare tabacco causa malattie agli stessi agricoltori, e si calcola che più di 1 milione di bambini lavorino nelle piantagioni di tabacco non potendo…
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