«A Totti sconsigliai le iniziali di Ilary»

[ad_1]

Su una vecchia poltrona da barbiere, una tela di pelle viva si sta facendo riempire d’arte. C’è Francesco seduto sullo sgabello, ogni tanto una parola di conforto per il cliente sofferente, martirizzato dagli aghi, eppur felice, in estasi, inebriato dal ronzìo. Guanti neri e sguardo da chirurgo, l’occhio del tatuatore studia il tratto, le linee, la sfumatura. La sua macchinetta romba che è un piacere. Guida sicuro, Francesco, con la mano morbida come il velluto, lavora seguendo il ritmo lento della musica che riempie il loft di Testaccio immerso nella penombra. È quasi l’alba. Ancora pochi colpi finali e l’opera sarà terminata. La sua nuova creatura: un demone orientale di donna che sembra urlare qualcosa dal petto dell’uomo, un cinquantenne professionista romano, su cui è stata appena solcata indelebilmente con l’inchiostro nero. «Ma è un demone buono, porta bene», ci tranquillizza il cliente stesso, ultrasoddisfatto. Il lavoro è finito. Francesco Cinti Piredda, 57 anni, già tatuatore della coppia ormai scoppiatissima Totti-Ilary Blasi ma anche di scrittori, attori e altri volti noti, Roberto Saviano, Edoardo Leo, Fiordaliso, Michela Quattrociocche, Ivan Zaytsev, si alza dallo sgabello per sgranchirsi un po’, accende una sigaretta e ne aspira il fumo fino a soffocare. Pensa a quello che gli ha detto giusto l’altro giorno al telefono il suo amico Orient Ching, tatuatore di Taiwan tra i più quotati: «Voi in Italia siete impazziti per i tattoo, siete diventati i primi al mondo, ormai avete 1-2 convention a settimana, il calendario del 2023 pieno zeppo di appuntamenti, Milano, Torino, Vicenza, Verona, Firenze, Carrara, Bologna, Palermo, Roma…».

Nel paniere

Cinti Piredda dice che il suo amico di Taiwan ha ragione, «il tattoo è entrato ormai nel paniere dell’Istat, come un bene di consumo, c’è chi arriva addirittura a chiedere un finanziamento per farsi un tatuaggio, una follia, io però gente così la rimando indietro, perché è vero che il tatuaggio nasce da un bisogno vero, ma non sarà mai importante come il pane. Anche le mani, il collo, la faccia mi rifiuto di tatuarli perché poi diventa difficile trovare o conservare un posto di lavoro. Le persone ci restano male, se ne vanno via deluse, ma intanto penso di aver salvato la pelle a qualcuno». In tutti i sensi. Secondo una ricerca condotta un anno fa dalla startup berlinese Dalia Research il 48% della popolazione italiana oggi ha almeno un tatuaggio, siamo il Paese più tatuato al mondo, sopra la Svezia (47%) e gli Usa (46%). Ma già dopo appena un anno, secondo la ricerca, uno su quattro di coloro che si son fatti un tatuaggio se lo vorrebbe togliere dalla pelle, specie i ragazzini che lo vivono «come un capriccio — ragiona Cinti — condizionati dai social, dalle mode, dai personaggi come Chiara Ferragni, Fedez, Fabrizio Corona» e si fanno tatuare addosso di tutto,…

[ad_2]

Read More: «A Totti sconsigliai le iniziali di Ilary»

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

https://kotogrillsushi.com

https://desawisatapela.com/

https://philmarriott.net/lucky-neko/

https://vipluxurysalonspa.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://www.espacoprovincia.com.br/slot-qris/

https://www.jennails.dk/wp-includes/mahjong-ways/

https://amruthamoringaleaf.com/wp-includes/slot-bet-100/

https://jyothiagrifirms.com/wp-includes/slot-kamboja/

https://www.erredeagency.com/lucky-neko/

https://www.erredeagency.com/starlight-princess/

https://aquitemdende.com/mahjong-ways/

https://247arquitetura.com.br/wp-includes/slot-server-thailand/

https://www.hartwellclothing.com/wp-content/gates-of-olympus/

https://decoroombg.com/wp-includes/wild-bandito/

https://www.katiegirlhere.com/lucky-neko/

https://decoroombg.com/wp-includes/spaceman-slot/

https://www.jeuxvape.fr/mega-wheel/

https://naturalzestskincare.co.nz/rujak-bonanza/

humanitairebenin.org/wild-bounty-showdown/

https://philmarriott.net/spaceman/