Morto sul lavoro a Iseo, via libera alla sepoltura da parte del tribunale

Via libera, da parte della procura di Brescia, alla sepoltura di Jaswinder Singh, il 42enne di origini indiane rimasto vittima di un incidente sul lavoro, lo scorso 24 aprile, a Iseo. Singh è morto nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale civile di Brescia, dove era stato trasportato, in condizioni disperate, subito dopo la disgrazia. L’operaio, che avrebbe compiuto 43 anni il 26 maggio, era in Italia dal 2004. A Castiglione delle Stiviere viveva, da poco più di un anno, con la moglie e un figlioletto di sette anni. Prima di stabilirsi nel Mantovano aveva vissuto nel Lazio.

Per stare vicino alla moglie dell’uomo e aiutarla nell’organizzazione delle esequie, è arrivata in Italia, dagli Stati Uniti, il fratello della donna. Anche la comunità Sikh di Castiglione, numerosa e molto unita, si è messa a disposizione della famiglia e ha annunciato un’iniziativa per ricordare Jaswinder.

Sull’infortunio, la procura di Brescia ha aperto un fascicolo: l’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Il giorno della tragedia, Singh era al lavoro nel magazzino della Wood Beton, del gruppo Nulli, un’azienda che si occupa della costruzione di grandi strutture in legno.

Dipendente di una ditta esterna, con un gruppo di colleghi stava facendo delle manutenzioni all’interno del capannone industriale. L’azienda era incaricata, tra le varie cose, di applicare vernice ignifuga. Con un altro collega, Singh era nel cestello di una piattaforma aerea quando è rimasto schiacciato tra il parapetto di protezione della piattaforma e il soffitto dell’edificio. Per il momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, ma sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Chiari e dei tecnici dell’Ats.