freddo tardivo e gelate sugli stati centro-settentrionali, ma in Spagna è già
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In queste ore l’Europa è termicamente spaccata in due tra comparto sudoccidentale e centro-settentrionale. Stiamo assistendo a scarti di temperatura davvero notevoli, a causa della presenza dell’anticiclone africano sulla Penisola Iberica, che sta facendo schizzare la colonnina su valori record per il mese di aprile, e della contemporanea discesa di correnti artiche fino a lambire l’arco alpino.
GRAN CALDO IN SPAGNA. Nella giornata di ieri, martedì, in Spagna i valori massimi hanno raggiunto i 36°C nella Comunità Valenciana e nella vicina regione di Murcia, 35°C registrati in molte località del sud iberico tra cui Siviglia, Cordova (con 35,1° batte il record di 34°C dell’aprile 2017), Moron e Jerez (precedente record di 33,6° del 1997) e valori diffusamente superiori a 30°C su gran parte del territorio spagnolo. Nei prossimi giorni è previsto un ulteriore rialzo termico con picchi che venerdì potrebbero localmente raggiungere i 40°C, un record per il mese di aprile in Spagna, per ora di 37,4°C registrato a Murcia. La Spagna viaggia attualmente su valori anche di 16°C superiori alle medie del periodo 1981-2010, che stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura.
SOTTO ZERO IL CENTRO EUROPA. Sull’Europa centrale, così come in quella settentrionale, la situazione è diametralmente opposta e le temperature sono inferiori alle medie anche di 4°C e oltre. I flussi freddi che provengono dall’Artico questa notte hanno provocato diffuse gelate, in particolare in Germania, dove si sono avuti picchi di -3°C sulle colline della Turingia. La colonnina ha fatto segnare valori diffusamente intorno a -2°C su molte località pianeggianti. Ad Amburgo la minima è scesa fino a 0°C, a Berlino a +1°C. Valori intorno a 0/-2°C su molte località della Francia nordorientale, così come nell’ovest della Polonia, Belgio, Repubblica Ceca e Svizzera. Clima pungente inoltre nel Regno Unito, con picchi di -2 a Edimburgo e Glasgow, anche se da domani si assisterà ad un rialzo delle temperature sul settore nordoccidentale del continente, poi anche su quello centrale.
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