Via Crucis e processione: i Sacri Vasi esposti ai fedeli

Attorno al tempietto ottagonale della cripta della basilica di Sant’Andrea, i volti di tanti bimbi di parrocchie di città e provincia. Sono accorsi, assieme a molti adulti e ad autorità cittadine, per partecipare alla cerimonia dell’apertura dell’urna che custodisce i Sacri Vasi. Dodici le chiavi per aprirla. Con rotazione oraria o antioraria le hanno azionate, alternandosi, i depositari deputati: il vescovo Marco Brusca per Santa Barbara, don Renato Zenezini per Sant’Andrea, monsignor Giancarlo Manzoli per il capitolo (collegio dei canonici) della cattedrale e, in rappresentanza del governo e della società civile, il prefetto Gerlando Iorio.

Nel pomeriggio che ricorda la crocefissione di Gesù le urne con le reliquie sono state esposte alla venerazione dei fedeli. In serata la processione lungo le vie del centro, candele illuminate, i volontari della Compagnia del preziosissimo sangue portano il baldacchino con i Sacri Vasi che poi, allo scoccare della mezzanotte, tornano ad essere riposti nell’urna. A celebrare la tradizione del sangue di Cristo, anche il sindaco di Weingarten, Clemens Moll e una delegazione dalla città tedesca che conserva parte della reliquia. Il culto gemello unisce le due città e ieri, a presidio dei Sacri Vasi, c’erano il priore emerito di Mantova-Weingarten, Giorgio Saggiani, con il priore della compagnia Giorgio Piccinini e la vice Luisa Tamassia. Anche il Venerdì Santo 2023 ha onorato la leggenda del soldato romano Longino d’Isauria, che colpì Gesù, venne guarito dal suo sangue e raccolse il terriccio che ne era intriso, ora custodito, dice la tradizione, in Sant’Andrea. «Per ricordare per sempre il sangue innocente che anche oggi è versato» ha sottolineato il vescovo.