Il mal di testa arriva sempre alla stessa ora?
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Se soffrite di mal di testa, fateci caso: vi sembra si ripresenti sempre nella stessa fascia oraria? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica Neurology è probabile che sia così. Il lavoro ha infatti trovato un forte legame tra alcuni tipi di mal di testa (emicrania e cefalea a grappolo) e i ritmi circadiani, ossia il nostro “orologio interno” spalmato su un ciclo di 24 ore.
Due tipi di dolore. La cefalea a grappolo è una forma di mal di testa molto intensa e localizzata (di solito attorno alla tempia o a un’orbita oculare) che si manifesta in attacchi generalmente brevi ma regolari, ripetuti per un periodo di tempo da 1 a 3 mesi seguito da una fase asintomatica. L’emicrania è la forma più comune di mal di testa, quella che inizia nella parte anteriore o su un lato della testa e si espande, accompagnata da nausea, sensibilità alle luci e ai suoni.
A caccia di connessioni. La ricerca ha rianalizzato tutti gli studi scientifici disponibili su questi due tipi di mal di testa che includessero informazioni sui ritmi circadiani dei pazienti colpiti: dati sul momento della giornata o dell’anno in cui il disturbo si manifestava, sui geni che influenzano sia la suscettibilità al mal di testa sia i disturbi nell’orologio biologico, o ancora sui livelli di ormoni (come cortisolo e melatonina) che regolano i ritmi circadiani, e che possono contribuire all’insorgere del mal di testa.
Malanni puntuali. La cefalea a grappolo è risultata seguire un ritmo circadiano consistente nel 71% dei pazienti considerati. In genere gli attacchi raggiungevano un picco a notte fonda o nelle prime ore del mattino, intensificandosi in primavera e in autunno. Questo tipo di mal di testa è parso inoltre associato a due importanti geni circadiani, e cinque dei nove geni che aumentano la probabilità di soffrire di cefalea a grappolo sono geni con un’espressione fortemente regolata dai ritmi circadiani. Chi è affetto da questo disturbo ha inoltre in genere più elevati livelli di cortisolo e più bassi livelli di melatonina di chi non ne soffre.
Per quanto riguarda l’emicrania, gli attacchi seguono i ritmi circadiani nella metà dei pazienti. Gli orari sono parsi meno regolari e più diffusi durante il giorno, ma c’è un momento della notte in cui gli episodi sono più rari. Anche l’emicrania è associata a due importanti geni che regolano i ritmi circadiani, e 110 dei 168 geni connessi…
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