Raccolta firme del Pd per la Casa di comunità a Porto Mantovano

«Carenza di medici, liste di attesa interminabili e pronto soccorso affollati sono solo alcuni dei problemi che i cittadini si trovano ad affrontare quando tentano di accedere a una qualsiasi struttura sanitaria pubblica». È il grido di allarme verso del Partito Democratico di Porto Mantovano che tramite un comunicato stampa pone l’accento su alcune questioni irrisolte che da troppi anni raccontano disservizi e difficoltà che i mantovani incontrano per migliorare il loro stato di salute.

Per dare risposte concrete su questi temi, il Comune di Porto Mantovano non è rimasto con le mani in mano: prima ha avviato il servizio infermieristico gratuito a domicilio e successivamente candidato l’ex centro servizi per l’Impresa a Casa della Comunità. «Una proposta ignorata da Regione Lombardia», che il Pd di Porto Mantovano ora vuole rilanciare. «Non capiamo – spiega il segretario Pasqualino Scirpoli – per quale motivo Regione Lombardia abbia escluso la candidatura del centro servizi nonostante la struttura risponda a una serie di requisiti fissati nella riforma sanitaria regionale, a partire dalla possibilità di intercettare un bacino potenziale di utenza di cinquantamila abitanti gravitanti nei comuni di Porto Mantovano, Marmirolo, Roverbella, San Giorgio-Bigarello e nei quartieri cittadini di Lunetta, Gambarara, Cittadella e Rabin. Si fa un gran parlare di sanità di prossimità ma puntualmente si ignorano le necessità dei territori, a vantaggio della sanità privata che continua a prosperare».

Per queste ragioni il Pd di Porto Mantovano annuncia una campagna di raccolta firme per indurre la Regione a rivedere le scelte fatte.

«Ci impegneremo – continua Scirpoli – a condividere l’iniziativa coinvolgendo i partiti e le forze civiche che sostengono la candidatura di Pierfrancesco Majorino a presidente di Regione Lombardia. Servono strutture e servono nuove assunzioni di personale medico e sanitario per garantire la tenuta e la qualità della sanità pubblica».

Tra le proposte da mettere in campo nelle prossime settimane, anche incontri pubblici per una sanità «che sia davvero più vicina e accessibile».