Giardini e Parco Rimembranze a Castel Goffredo: il Comune investe sul recupero

A cent’anni esatti dalla loro costruzione, i giardini all’ingresso del paese torneranno a splendere. I lavori che a breve andranno ad iniziare, finanziati con 200 mila euro da Regione Lombardia su un totale di 400 mila, termineranno per il 2024, compleanno di questa vasta area verde pari a circa due ettari. Sono conosciuti da tutti, e non solo dai castellani, perché sono due aree verdi enormi che si trovano all’ingresso del paese e che, nel 1924/1925, presero il posto della seconda cinta muraria della città, fortificazione originaria del quindicesimo secolo che venne demolita tra il 1757 e il 1771.

I giardini pubblici e il parco, realizzato tra il 1924 e il 1925 come “Parco delle Rimembranze” verranno di fatto rigenerati. Non solo, le due aree prevedono interventi diversi. I giardini, di ispirazione neoclassica, sono stati realizzati con una disposizione regolare di vialetti e una piantumazione di alberi di alto fusto a doppio filare lungo il perimetro dell’area; fra gli esemplari arborei più importanti ci sono tigli, pioppi, ippocastani e robinie. All’interno del Parco si trovano numerosi monumenti tra cui il monumento ai caduti delle due guerre, il monumento a Giovanni Acerbi, il monumento ai Granatieri di Sardegna, il masso longilineo dell’era quaternaria, il cippo gromatico di epoca romana e la Pigna, segnacolo funebre romano.

«Il nostro intervento – spiega il sindaco, Achille Prignaca – che nasce appunto come una vera e propria rigenerazione che permetterà il recupero di questa vasta area verde, prevede che si proceda con la sistemazione dell’erba, che verrà tutta ripristinata, con la ripiantumazione degli alberi che, una volta verificati, siano da tagliare; con il ripristino delle siepi e di altre essenze».

Per quanto riguarda la parte nord, quella vicino all’incrocio che porta verso le Poste, «verrà realizzata un’area relax, con panchine per potere leggere e stare nel verde. Mentre, nella parte sud, verrà predisposto un chiosco che, previo bando, potrà essere dato in gestione. Il nostro intento, dunque, è di ridare vita ai giardini e far sì che tornino popolati di persone».

Al momento il progetto è al vaglio della Soprintendenza, alla quale spetta l’ultima parola, «e con la quale stiamo lavorando in sinergia per ottimizzare i tempi e realizzare un progetto che valorizzi e preservi le parti storiche dell’area». In questo modo, dunque, si dovrebbe risolvere il problema, ben noto, dell’abbandono dei rifiuti da parte di alcuni incivili e, allo stesso tempo, del deserto che ormai caratterizza questo ampio giardino, un polmone verde prezioso per un comune popolato come Castel Goffredo. Un’area, poi, sulla quale si affacciano molti bar e attività che potrebbero trarre vantaggio dalla rigenerazione prevista dal Comune.