L’arrivo dei tre re Magi ai presepi viventi suggella la chiusura delle rappresentazioni

Arrivo dei tre re Magi e nuovo successo di partecipazione per il Presepe Vivente di San Biagio, giunto alla sua 29esima edizione. La rappresentazione, nella classica formula della visita in due tempi, la seconda delle quali alle luci delle torce e inframezzata dalla rappresentazione della Natività, ha colto nel segno e fornito elementi di soddisfazione per i circa 300 volontari che si sono alternati nella “Betlemme” accanto alla chiesa di San Biagio. Domani, nuova rappresentazione, sempre con inizio alle 16; nella giornata il presepe ospiterà il vescovo Marco Busca che celebrerà anche la messa nella chiesa parrocchiale per ricordare i figuranti defunti. Ultima rappresentazione domenica 15, poi si procederà allo smontaggio che durerà sino a febbraio impegnando i volontari nei momenti liberi.

Ultima giornata ieri, invece per il presepe vivente a Grazie di Curtatone, sul sagrato del Santuario. Tornato dopo due anni di stop, l’iniziativa ha visto il coinvolgimento di una trentina di figuranti, coordinati dal Comitato Antico borgo in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Curtatone.

In tantissimi hanno seguito lo svolgimento del primo presepe vivente a Brede. Organizzato dalle Sorelle di San Francesco con la collaborazione di famiglie del luogo, l’evento ha voluto ricordare l’istituzione del presepe da parte di san Francesco ottocento anni fa. Un ringraziamento a tutti i volontari e figuranti che hanno animato la sacra rappresentazione.

Ultima rappresentazione del Presepio Vivente anche a Castiglione delle Stiviere. Il pomeriggio è iniziato in Duomo con la benedizione delle arance e la partenza della lunga processione, con molte persone, che ha accompagnato i Re Magi fino davanti alla capanna della Sacra Famiglia allestita all’interno del presepio vivente. Ad attendere i Re Magi nelle mura del castello, dove si trova il grande villaggio con oltre 150 figuranti, moltissime persone che hanno trovato accoglienza nei volontari del Presepio. In paese, infatti, quasi tutti i bar erano chiusi e molte persone si sono lamentate perché non era possibile bere nulla di caldo. Il ritorno del presepio vivente, dopo due edizioni saltate causa Pandemia, ha segnato un successo di presenze ed è stata un’attrazione notevole.