Ginecologa deruba una paziente incinta

Una ginecologa che lavora in uno studio privato in città – di cui non faremo il nome fino a quando l’indagine non sarà conclusa – è stata denunciata da una paziente per furto aggravato e abuso d’ufficio. Questa l’accusa: la dottoressa si sarebbe impadronita di oltre seicento euro in contanti, prelevati in più occasioni dalla borsetta della cliente, che ha ventisei anni ed è in stato interessante. La paziente si è rivolta alla questura che ha avviato le indagini.

Ma c’è di più: le segretarie del centro medico avrebbero tentato di commettere un’irregolarità fiscale. Avrebbero chiesto alla paziente – questo secondo la sua versione – se era sua intenzione pagare in contanti o con la carta di credito: in caso di pagamento con carta il costo della visita era di 150 euro mentre in caso di pagamento in contanti di 120.

Il 24 ottobre la denunciante è andata all’appuntamento con la ginecologa e prima di uscire di casa ha controllato di avere contanti sufficienti per pagare la visita. «Nel portafoglio avevo sei pezzi da venti euro» ha riferito in questura.

La visita si è svolta con modalità del tutto usuali: controllo dei parametri, prescrizione di ulteriori visite e controllo della pressione. Finché, prima di eseguire l’ecografia, la paziente è stata mandata in bagno. Al suo ritorno il denaro era sparito. E, stando alla denuncia, non era la prima volta che accadeva.

La paziente avrebbe anche fornito alla polizia una prova difficilmente confutabile. Si tratta di un video, girato con il cellulare lasciato in modalità registrazione mentre la paziente si assentava dalla stanza per andare in bagno: si vede la dottoressa sfilare cinquanta euro dalla borsetta.