Caro-vita, Verallia Italia regala ai lavoratori altri 400 euro di benefit

Già nel 2020, nel pieno della prima ondata pandemica, l’azienda Verallia Italia – che ha sei stabilimenti in Italia, tra cui quello di Villa Poma – si dimostrò vicina ai propri dipendenti, prorogando l’integrativo con dei bonus aggiuntivi. A distanza di due anni la situazione che affligge l’intera economia globale spinge il management a intervenire di nuovo: è di questi giorni la sottoscrizione del nuovo accordo di durata triennale con le sigle Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil per riconoscere a tutti i lavoratori impiegati nel gruppo condizioni economiche e di lavoro più favorevoli.

Saranno accreditati entro fine anno 400 euro di fringe benefit, oltre ai 600 che l’azienda aveva già stanziato nel corso dell’anno per affrontare il caro-vita. Il premio di risultato viene ulteriormente incrementato e supera la soglia dei cinquemila euro, collocandosi tra i più elevati nel comparto industriale italiano.

«Un passaggio importante – sottolinea Luca Bollettino, direttore HR di Verallia Italia – per dimostrare vicinanza e gratitudine a ognuno dei collaboratori che hanno dato il proprio prezioso contributo ai risultati e allo sviluppo dell’azienda in questi frangenti complessi. Un ringraziamento particolare alle organizzazioni sindacali, con cui abbiamo lavorato velocemente e in sintonia per giungere ad un accordo che costituisce un riferimento per il settore e che ci trasmette ulteriore fiducia per affrontare le sfide che ci attendono nel 2023».

Nonostante il caro-energia stia mettendo a dura prova l’intero sistema manifatturiero italiano e la tendenza inflattiva mostri valori che non si registravano da almeno vent’anni, il settore del vetro continua a palesare in Italia la sua resilienza, confermando primari standard di circolarità, anche grazie a una percentuale di riciclo che si colloca ai vertici europei. «In questo composito quadro d’insieme – spiega una nota dell’azienda – Verallia Italia sigla un accordo in cui mette a disposizione dei lavoratori una serie di benefici di natura non solo economica. Sono pianificate sul triennio iniziative che promuovano stili di vita sani e politiche di prevenzione delle principali malattie croniche, viene confermato l’istituto dello smart working, sperimentato con successo durante i lockdown pandemici, e trova consolidamento la possibilità di donare le ferie a chi si trova in condizioni di momentanea e particolare difficoltà, per sé o i propri cari».