Faccia a faccia tra Palazzi e Majorino: al centro infrastrutture, sanità e lavoro

La campagna elettorale per la Regione Lombardia ieri si è snodata tra Milano, dove era in programma la prima della Scala, e Mantova. Mentre il governatore uscente Attilio Fontana, candidato del centro destra, ha presenziato all’opera, Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo, ha deciso di seguire il Boris Godunov dal carcere di San Vittore, uno dei 35 luoghi di Milano in cui è stata trasmessa in diretta nell’iniziativa della Prima diffusa, insieme a Lina Sotis e al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Pierfrancesco Majorino, europarlamentare e candidato del centro sinistra, ha scelto, invece Mantova, come ennesima tappa del suo giro elettorale per incontrare il sindaco dopo aver reso visita, nei giorni scorsi, a quelli di Bergamo e di Cremona. E nel capoluogo virgiliano ha avuto un lungo incontro, in municipio, con il primo cittadino Mattia Palazzi. Infrastrutture e sanità sono stati tra gli argomenti trattati dai due esponenti politici, con il candidato governatore che ha chiesto al sindaco le sue valutazioni sulle priorità che andrebbero affrontate.

«Ho posto a Majorino, che conosco da anni e con cui ho collaborato quando era assessore a Milano – dice Palazzi al termine del colloquio – le questioni che da anni e anni ci vedono penalizzati come città e territorio da parte di Regione Lombardia, in primis lo stato non accettabile dei collegamenti con Milano con la gestione fin qui fatta da Trenord, la necessità di avere presìdi sanitari e socio sanitari territoriali quale condizione indispensabile anche per non scaricare tutto sui pronto soccorso. E gli ho chiesto di prendere in carico lui una questione che da anni pongo alla Regione: un piano decennale per la qualità dell’aria nella Pianura Padana con investimenti veri su mobilità e trasporti pubblici. Infine, gli ho posto il tema infrastrutture, dall’annosa questione del ponte di San Benedetto Po e delle tangenziali sud di Mantova e di Goito». Un altro tema affrontato è stato quella dell’autonomia: «A Majorino ho detto che serve una Regione meno centralista e vicina ai Comuni, a tutti i Comuni e non solo a quelli nel nord della Lombardia». E conclude: «Majorino è persona tenace e attenta ai bisogni delle persone ed è consapevole che la Lombardia non è solo Milano».

«È stata una bella chiacchierata con un amico e ottimo mio punto di riferimento» ha commentato Majorino prima di intervenire a Gonzaga, ospite di alcuni circoli del Pd della Bassa. «Con Mattia – ha aggiunto – ci siamo confrontati su come scrivere una proposta il più forte possibile per la Regione. Palazzi è un sindaco che dimostra le qualità della nostra classe dirigente nelle città. Abbiamo immaginato che la Regione debba mettere più attenzione alle necessità delle città su infrastrutture, servizi, sanità e lavoro».Sa.Mor.