Gerbaudo: «Mantova ora sto meglio, servono equilibrio e anche continuità»
[ad_1]
Nei due anni precedenti Matteo Gerbaudo è stato l’emblema del Mantova targato serie C. Corsa, grinta, in più quella barba folta e la testa rasata da gladiatore che a centrocampo, dove infuria la battaglia, non si tira mai indietro. Ha fatto specie, nell’ultimo mese, vederlo senza barba, pallido, a pezzi e incapace di rialzarsi da terra dopo la sfortunata autorete con il Piacenza.
«La barba? Nessun voto da rispettare – sorride Gerbaudo – è stato solo un mio errore. Con il rasoio ho fatto un buco e l’unica soluzione era tagliarla. Ora sta ricrescendo. Piuttosto sto convivendo con un edema osseo di derivazione cartilaginea al ginocchio destro: mi dà fastidio e non ci sono tempi precisi per guarire. Stringo i denti ma qualche volta non posso esprimermi al 100%. Questo mi spiace molto».
L’episodio dell’autorete è già in archivio: «Il ginocchio non c’entra – prosegue – era la prima volta e sono rimasto male perché eravamo in rimonta e purtroppo ci ha spezzato il ritmo. Per fortuna ad Arzignano i miei compagni sono stati eccezionali nell’andare a riprendersi i tre punti persi col Piacenza».
In Veneto Gerbaudo non è partito titolare anche per gli esiti di un’influenza e di un altro acciacco: «La scorsa settimana è stata tribolata, per fortuna questa sembra essere cominciata sotto migliori auspici. Mi alleno con continuità, sto meglio a livello generale e sono a disposizione. Poi deciderà il mister». Che lo sta impiegando in un ruolo diverso rispetto al passato: «Faccio la mezzala cercando di creare superiorità numerica –continua – ed è un compito che mi piace. Dipende dalle richieste: con Troise giocavo più esterno, lo scorso anno con Lauro e Galderisi ero più in mezzo al campo».
Gerbaudo spezza una lancia a favore di Corrent: «Quando si cambia molto non è facile costruire tutto e subito. Serve del tempo. Intanto teniamo di vista la salvezza, sono convinto che presto troveremo anche continuità di risultati».
Trovando quell’equilibrio che lo stesso Gerbaudo, già tempo fa, indicava come la strada per uscire dalla crisi: «Se guardiamo le ultime due partite ne siamo ancora alla ricerca – sottolinea – però come abnegazione ci siamo. È un campionato più difficile dell’anno scorso, dove si può vincere con la prima e perdere con l’ultima. Quando parlo di equilibrio non mi riferisco a questioni tattiche, semmai mentali. Ovvero saper leggere i momenti della gara e rischiare il meno possibile. Ad Arzignano abbiamo vinto forse nella partita in cui siamo stati meno belli: la C è questa, dobbiamo lavorare per trovare la giusta via di mezzo tra gioco e risultato».
Il mirino è già puntato sulla FeralpiSalò, l’avversario forse meno indicato sulla strada della continuità: «Occorre soprattutto mantenere la voglia di vincere contro una squadra fortissima fatta di giocatori…
[ad_2]
Read More: Gerbaudo: «Mantova ora sto meglio, servono equilibrio e anche continuità»