Tabacci cittadino onorario di Quistello: «La politica torni ad essere sensibilità etica»

Il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Bruno Tabacci, originario della frazione di San Rocco. «Ho mosso i primi passi in questa sala consiliare – ha detto Tabacci – bisogna recuperare il valore della politica che deve risolvere i problemi dei cittadini». Tabacci è stato rieletto alla Camera dei deputati alle ultime politiche, nel collegio di Milano. Nella scorsa legislatura, da febbraio 2021, aveva ricoperto il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio del Governo Draghi. «Il curriculum di Bruno Tabacci parla da solo: 50 anni di attività politica e istituzionale meritano un riconoscimento anche da parte del Comune che lo ha visto nascere e formarsi», ha detto la sindaca Gloriana Dall’Oglio. Il conferimento della cittadinanza è passato all’unanimità nel consiglio comunale aperto di ieri mattina. «In quest’aula consiliare sono entrato negli anni 70 eletto nelle liste della Dc, in coalizione con i socialisti. Fui eletto per ultimo, avevo 23 anni e divenni capogruppo. In giunta arrivai un anno dopo. Quando si dimise il vicesindaco e il gruppo Dc decise di affidarmi quel ruolo – racconta Tabacci -. All’epoca c’era l’imposta di famiglia che restituiva una foto precisa del paese. Questa tassa prevedeva un rapporto diretto con i cittadini, fu poi smantellata. Un paese che vive con un sommerso del 20 per cento è un paese che non conosce l’esatta situazione della ricchezza e della povertà . Quindi come si fa a fare una politica sociale di contrasto alle povertà? Il sistema politico deve trovare un punto di equilibrio. Vi ringrazio per questo riconoscimento molto importante. Sono rimasto legato a Quistello, ho ancora la casa dove sono nato. La passione civile e politica mi ha condotto fin qui e non è stato facile. Dopo essere entrato in parlamento nel ’92, il partito che mi aveva espresso la Dc, è tramontato. E la seconda repubblica è stata una storia completamente diversa. Lo scollamento tra cittadini e politica è un fatto acclarato, come dimostra il dato delle affluenze alle elezioni. Il tema della presenza dei partiti c’è. Quando sono entrato in consiglio c’era un direttivo della Dc che si riuniva assiduamente. Quest’aula era sempre piena al momento del consiglio. Si parlava di politica internazionale, di Europa, poi delle cose da fare per il paese. Era una scuola di formazione, la discussione politica veniva prima. Oggi questo non avviene più e non sarebbe male riprendere questa abitudine. Amministrare è occuparsi delle persone e serve una sensibilità politica per prendere decisioni che siano etiche e morali». Erano presenti gli ex sindaci di Quistello, l’onorevole Antonella Forattini e il presidente della Provincia Carlo Bottani. «Tabacci è un rappresentante della sana politica mantovana e colui che io ritengo la mente più lucida del nostro Parlamento» ha detto Bottani. Di «importante momento di celebrazione», ha parlato la Forattini. Mauro Ottolini, braccio destro di Tabacci ha parlato di «un riconoscimento giusto per il grande impegno di Bruno. Le cose che più mi hanno impressionato di lui sono la sua franchezza e la sua essenzialità». Giuseppe Guzzetti, ex…