Appartamento pignorato: «Niente leggi, qui comanda l’Onu»

Momenti di trambusto si sono vissuti oggi, 3 novembre, in un appartamento a pochi passi dal centro storico: un gruppo di persone ha infatti occupato l’alloggio (che risulterebbe pignorato, posto in vendita nell’ambito di un’asta giudiziaria), opponendosi all’ingresso delle forze dell’ordine.

Queste persone – stando alle testimonianze almeno una quindicina, provenienti da altre regioni – hanno dichiarato di non riconoscere le norme vigenti sul suolo italiano. I carabinieri hanno preferito non forzare la mano, preannunciando peraltro il ritorno e l’adozione di provvedimenti.

L’episodio si è verificato attorno alle dieci del mattino, quando i militari dell’Arma hanno suonato il campanello dell’abitazione con la richiesta di potervi accedere, verosimilmente per consentirne il sopralluogo da parte di un cittadino intenzionato a presentare un’offerta per l’acquisto. I beni pignorati sono appartamento, soffitta e garage, al momento ancora affidati alla famiglia sottoposta a esecuzione giudiziaria. Il pignoramento, disposto dal Tribunale di Mantova, risale ad alcuni mesi fa. Il valore complessivo dei beni è stato stimato, dal perito incaricato, in circa 40mila euro.

L’asta giudiziaria, a prezzo base ridotto rispetto al valore di stima, si terrà nelle prossime settimane, e ancora per alcuni giorni i cittadini e gli operatori interessati possono presentare le loro offerte, nelle modalità stabilite dalle normative. Non sarebbe peraltro la prima volta che i residenti si oppongono alla vendita forzosa e all’ingresso dell’ufficiale giudiziario. Già nel gennaio scorso era stato effettuato un accesso forzoso: i funzionari della Sovemo (l’istituto vendite giudiziarie del Tribunale di Mantova, nominato custode dei beni) erano entrati solo accompagnati dalle forze dell’ordine. Il pignoramento dell’abitazione è un evento drammatico, che colpisce i destinatari nel luogo più intimo della propria storia personale e dei propri affetti. Per chi è stato già vittima di rovesci finanziari, tale provvedimento può risultare una ulteriore umiliazione, un ko da cui magari non si sa nemmeno come rialzarsi. Il tentativo di resistere al di fuori degli strumenti messi a disposizione dalla legge rischia tuttavia di rivelarsi controproducente. Stando alle testimonianze dei vicini, gli sconosciuti che hanno “soccorso” i residenti pignorati, formando una barriera umana sul pianerottolo, avrebbero dichiarato alle forze dell’ordine di non voler riconoscere le leggi, e tanto meno lo Stato italiano, indicato come una struttura fittizia creata da poteri forti occulti.

Gli sconosciuti si sarebbero appellati al Codice internazionale della navigazione, preannunciando ricorso alle Nazioni Unite. Stando alle testimonianze, i carabinieri, provato invano a mediare, hanno verbalizzato l’accaduto. Verosimilmente, peraltro, la vicenda non è finita qui, e nei prossimi giorni potrebbero esservi sviluppi.