Il potere del suono che crea meraviglia: gli spettacoli a Mantova di “Segni”
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Potere del suono che sa creare, muovere, costruire. La diciassettesima edizione di Segni New Generations Festival, in corso in città fino a domenica, esplora i sensi e l’udito è il protagonista indiscusso in più di un evento.
In Klank! della compagnia olandese Dadodans, in scena nella seconda giornata della rassegna alla Sala delle Capriate, le attrici-ballerine Candela Murillo e Felicity Provan mostrano ai piccolissimi partecipanti la forza creatrice ed evocatrice del suono.
Si genera da soffi ed echi e inizia a dare la vita attraverso le note di una tromba, a cui il corpo delle performer risponde in modi diversi, come con i fili di una marionetta. Per finire con l’arrivo del suono che sembra diventare un elemento concreto, con cui si può giocare, che si può prendere, far rimbalzare e rotolare dopo averlo estratto da uno strumento musicale.
Nello show gli effetti acustici sono sempre protagonisti in modi e ritmi diversi; hanno la capacità di stimolare l’immaginazione evocando mondi, grazie anche al grande metronomo blu al centro della scena. I bambini interagiscono, sono liberi di lanciare risate o gridi di stupore, diventando così parte attiva di una performance pensata per i più piccoli alle prese con le prime esplorazioni dei loro sensi.
Ancora udito protagonista assoluto a Palazzo Te, ma interpretato come melodia capace di far sognare, attraverso La dinamica del controvento, la giostra teatrale ideata dal francese Julien Lett che Teatro Necessario ha portato sabato e ieri nei giardini dell’esedra. Da una parte un pianoforte, dall’altra un tappeto sospeso su cui il pubblico è invitato a salire, sedersi, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalla magia della musica.
Un affascinante carosello dal sapore rétro, che suggerisce di abbandonarsi all’arte per trovare un nuovo equilibrio, lasciando a terra peso e gravità ma anche pensieri e preoccupazioni.
Il valore dell’amicizia e della collaborazione sono, invece, al centro di Tangram, spettacolo pensato per gli spettatori dai 18 mesi e realizzato da Teatro Testoni Ragazzi-La Baracca nello spazio della Galleria di Palazzo Ducale.
Utilizzando le sette forme geometriche dell’antico gioco cinese che dà il titolo alla performance, i tre attori in scena compongono immagini e interagiscono tra loro, creando una storia fatta di elementi essenziali: una casa, una freccia, un mulino, una nave. Il racconto è quello di un viaggio e di un’amicizia, entrambi ostacolati da egoismi e divisioni.
Vincerà la capacità di aiutarsi reciprocamente imparando a fidarsi l’uno dell’altro. La stessa lezione portata dalla formica, l’animale simbolo di Segni 2022 proprio per la sua capacità di creare società collaborative dove ognuno è chiamato a superare il sé e dare il suo contributo per il bene comune.
Nel frattempo sono iniziate le masterclass targate Segni e rivolte agli operatori del settore, come attori, performer e coreografi.
Tre lezioni al giorno con l’obiettivo di accrescere le competenze, fare network e lasciarsi ispirare da altre esperienze.
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