Il Caseificio Europeo raddoppia, inaugurato il nuovo magazzino

A un anno dalla sua apertura, viene inaugurato il nuovo magazzino del Caseificio Europeo, che con le sue 43mila forme raddoppia le capacità di stoccaggio dell’azienda. L’idea di costruire questo nuovo spazio è nata nel 2020, quando la media di produzione era di circa 85mila forme, ma l’unico magazzino presente ne conteneva 40mila. Il contributo di Regione Lombardia è stato fondamentale perché grazie a esso è stata finanziata il 35% dell’opera.

«L’aiuto che la Regione ci dà sempre è una bella spinta per fare investimenti importanti – spiega Renato Zaghini, presidente del Caseificio Europeo, nonché presidente del Consorzio tutela Grana Padano – Quando un’azienda può crescere anche il territorio ne trae beneficio. La nostra cooperativa è nata nel 1956. All’epoca c’erano 90 soci e venivano utilizzati 30mila quintali di latte. Adesso abbiamo trenta stalle e i quintali di latte sono diventati 450mila. La svolta per noi è arrivata negli anni ’90. Da lì in poi siamo cresciuti sempre di più. Adesso però è necessario farsi una domanda: il nostro settore ha ancora un futuro, o scegliendo di spendere così tanti soldi in nuove strutture, come abbiamo fatto noi, andiamo a crearci solo dei problemi? La mia risposta è sì, c’è speranza, ma qualcosa deve cambiare».

Alla stessa domanda risponde anche Carlo Zanetti, presidente della Camera di Commercio di Mantova: «Anche io credo molto in un futuro positivo, ma non possiamo pensare di restare indietro e ragionare come si faceva in passato. Se una volta bastava il commercio nazionale, adesso è fondamentale puntare anche all’estero. Per questo motivo è necessario costruire nuove strutture come il nuovo magazzino del Caseificio Europeo per potersi buttare sull’export. Facendo questo noi siamo dei visionari».

Presente all’inaugurazione anche Fabio Rolfi, l’assessore all’agricoltura della Regione, il quale è della stessa opinione del presidente Zaghini riguardo al futuro della filiera: «Investimenti come quello che ha permesso di costruire il nuovo magazzino vengono fatti per le prossime generazioni e sono un segnale che la storia del Grana Padano continuerà. La filiera deve avere un futuro e l’auspicio è che chi governa la protegga sempre, anche dalla nuova frontiera del cibo sintetico».

Tra i presenti Anna Lisa Baroni, responsabile nazionale di Azione per il settore agroalimentare: «Credo anche io che il futuro del Grana Padano sia roseo, soprattutto perché si segnala un +7% di export. È vero che i problemi sono tanti, basti pensare anche solo al caro bollette, ma delle soluzioni ci sono. Adesso c’è un nuovo governo il quale ha già previsto diversi provvedimenti per aiutare il settore agroalimentare».

«In Italia i dati di consumo delle famiglie nel mese di settembre segnano un +11.5% – aggiunge Stefano Berni, direttore generale del Consorzio tutela Grana Padano – Il prodotto italiano più esportato nel mondo è il Grana. Abbiamo la responsabilità di essere noi a suggerire le regole del gioco al governo, ma per fortuna non dobbiamo farlo con la Regione, che è sempre stata al nostro fianco». Interviene infine Fabio Perini,…