Cinghiali a spasso: due avvistamenti nell’Alto Mantovano

Erano già stati avvistati dei cinghiali nelle zone periferiche del territorio asolano, ma era il periodo del primo lockdown e tutti pensarono al fatto che, in quelle lunghe e silenziose giornate, gli animali selvatici si fossero ripresi spazi e luoghi a loro preclusi. Ora, invece, il lockdown non c’è, ma i cinghiali continuano ad avvicinarsi ai centri abitati.

Due le segnalazioni in meno di 48 ore. La prima ancora una volta ad Asola, con tanto di filmato che mostra due grossi esemplari che si muovono ai margini di una zona residenziale del paese, in direzione di Acquanegra sul Chiese.

La seconda segnalazione, invece, arriva da Guidizzolo. Qui, l’anno scorso, si dovette intervenire per recuperare due grossi esemplari caduti nel Canale Virgilio. Ora, invece, altri due cinghiali sono stati visti girare nella periferia del paese, nelle zone vicino ai campi di verdure che si trovano in direzione Ceresara e delle frazioni di Rebecco.

Una presenza, quella dei cinghiali, che va di pari passo con le volpi, più volte avvistate anche a Castel Goffredo, e forse responsabili della diminuzione delle anatre selvatiche sulle rive del Tartaro.

Animali selvatici, dunque, nelle campagne e ai piedi delle Colline Moreniche, presenza che spaventa perché il noto adagio afferma che quando questi animali si cominciano a vedere a occhi nudo, significa che è già tardi, e cioè che la loro presenza è numerosa nel territorio.