La promessa della Provincia: «Il ponte riaprirà a giugno»

Nel frattempo si aspetta l’ok per la struttura provvisoria sul canale Ceriana. Il sollecito dei residenti: «Se manca solo un timbro, andate a sollecitarlo»

VIADANA. Il ponte sul canale Ceriana riaprirà al traffico nel giugno 2023: è l’impegno che si è assunto l’amministrazione provinciale, mercoledì sera nel salone dell’oratorio di San Matteo, nel corso di un incontro pubblico promosso per fare il punto della situazione. Nel frattempo, il prima possibile, verrà installato un ponte provvisorio, allo scopo di alleviare almeno in parte i disagi patiti da popolazione e attività economiche. Per il via libera all’allestimento della struttura militare, occorre un ultimo documento da parte del Ministero competente.

Sono intervenuti il presidente della Provincia Carlo Bottani coi tecnici e i consiglieri provinciali Donatella Panizzi, Giuseppe Torchio ed Enrico Volpi. C’erano poi il sindaco Nicola Cavatorta, il vice Alessandro Cavallari, l’assessore Ivan Gualerzi e tecnici del Comune. Una quarantina i cittadini presenti.

Gli esponenti dell’amministrazione provinciale hanno mostrato la documentazione fotografica delle condizioni in cui versava il ponte sulla Ceriana. L’infrastruttura, come noto, è chiusa al traffico dal 19 maggio: un’ispezione programmata, demandata dalla Provincia a una ditta specializzata di Bolzano, aveva fatto emergere gravi non conformità: completo distacco del copri-ferro all’intradosso di tutte le travi, esposizione delle armature, ferri corrosi, importante riduzione della sezione resistente, forte ammaloramento del calcestruzzo, presenza di numerose fessure. Lo stato di degrado della struttura, tale da compromettere la capacità portante del ponte, ne aveva imposto la chiusura.

Il ponte, come noto, insiste lungo la strada provinciale 60, proprio alle porte dell’abitato di San Matteo. Da allora il paese è di fatto isolato. Bottani ha comunque spiegato che il progetto definitivo per la ristrutturazione e messa in sicurezza è pronto, che i 700mila euro necessari per i lavori sono stati stanziati e che la procedura per la gara d’appalto sarà il più rapida possibile.

I cittadini presenti, anche a margine dell’incontro, hanno espresso una serie di osservazioni, perplessità e richieste. «La chiusura del ponte – afferma Cesarina Baracca – ha conseguenze drammatiche per la nostra comunità. Ci saremmo aspettati massima trasparenza e comunicazione da parte degli enti locali, non di leggere la notizia della chiusura sul giornale».

Per quanto riguarda il ponte provvisorio, visto che manca un timbro ministeriale, alcuni suggeriscono a Bottani e Cavatorta di andare a Roma a sollecitarlo. Dai residenti viene inoltre la richiesta di mettere in sicurezza le vie alternative (arginale e bassa): si tratta infatti di strade strette, tortuose, poco illuminate, prive di segnaletica e dal fondo sconnesso: «Con l’arrivo delle nebbie, percorrerle sarà problematico».