Moglia commossa per l’ultima messa di don Alberto

Il don dopo 17 anni lascerà la parrocchia per andare a Roverbella

MOGLIA. Domenica mattina, dopo 17 anni, don Alberto Ferrari ha celebrato a Moglia la sua ultima messa nella chiesa di San Giovanni Battista prima del suo nuovo incarico come rettore nel santuario diocesano di Pellaloco e collaboratore nell’unione pastorale di Roverbella. Al suo posto, domenica prossima si insedierà don Marco Cerutti, nominato a giugno dal vescovo come parroco di Moglia, Bondanello e Galvagnina.

Non sono mancati momenti di commozione, perché don Alberto è entrato nel cuore della gente grazie alla sua umiltà, all’impegno per i più deboli, alle sue parole di fede. In chiesa erano presenti il sindaco Claudio Bavutti, la vicesindaca Daniela Baraldi e la consigliera regionale Alessandra Cappellari. Nell’omelia don Alberto ha ricordato i momenti più difficili che Moglia ha attraversato nel corso del suo servizio pastorale, e ha detto che pregherà per tutti anche dal santuario di Pellaloco che lo ospiterà già da oggi. È poi intervenuto il sindaco Claudio Bavutti che si è detto orgoglioso di aver accolto don Alberto 17 anni fa sulla soglia del municipio, ma ha anche sottolineato come un tempo i religiosi arrivassero da curati e morissero nelle loro parrocchie mentre oggi si assiste a continui trasferimenti. Poi, però, ha aggiunto di non voler esprimere giudizi «nelle questioni relative alla curia».

Il responsabile dell’associazione “Il Campino del Prete”, Claudio Ferrari, ha ricordato l’iter con il quale si è arrivati a realizzare il campo in sintetico dove si svolgono importanti tornei e momenti di aggregazione per i giovani. L’architetto Marco Esornati, a nome di tutti i collaboratori dell’oratorio, ha evidenziato il valore delle parole di don Alberto lasciate nelle sue omelia ma soprattutto il grande lavoro di educazione cristiana e di assistenza ai giovani mogliesi durante i campeggi, i grest e i loro momenti di socializzazione. L’architetto Esornati ha poi donato a don Alberto una bellissima statua della Madonna a ricordo della comunità mogliese che gli ha voluto e gli vorrà sempre bene.