«Quando vado a trovare Elon dormo nel garage»- Corriere.it
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Modella a 74 anni e mamma del patron di Tesla e Space X: «Mio figlio non è interessato alle cose materiali. La sua casa in Texas è così piccola che alloggio nell’autorimessa»
DALLA NOSTRA INVIATA
NEW YORK – Maye Musk è una celebrità di suo, non solo perché ha messo al mondo uno degli uomini più famosi e discussi del pianeta. Elegante, orgogliosamente botox free, a 74 anni viene chiamata a posare in tutto il mondo. La sua autobiografia, uscita nel 2019, è stata tradotta in 30 lingue, a maggio è apparsa in costume da bagno sulla copertina di Sports Illustrated Swimsuit. Durante la settimana della moda a Parigi è stata ambasciatrice di bellezza di Dior, ed è lì che una giornalista del Times l’ha incontrata per un lungo profilo sull’edizione domenicale del quotidiano londinese. «Mi ingaggiano per le mie rughe — dice subito lei — nessuno mi ha mai chiesto di cambiare». Quanto ai capelli grigi, giura che la sua carriera è decollata quando a cinquant’anni ha smesso di tingerseli e se li è tagliati.
Diretta e spiritosa, il suo argomento preferito per tutta l’intervista resta il figlio Elon
(nonostante i grandi apprezzamenti anche per gli altri due, Kimbal e Tosca). Sin da piccolo lo chiama «Genius Boy»: «Era sempre intento ad assorbire informazioni, potevamo chiedergli qualsiasi cosa. E questo era prima di internet. Immagino che ora potremmo chiamarlo internet». La vita di Maye e dei suoi ragazzi non è sempre stata facile. L’ex marito Erroll, definito «un essere umano terribile» da Elon che per un po’ ha vissuto da solo con lui, le diceva che era stupida, e brutta: «Mi ricordo che pensavo: non posso essere così brutta, faccio la modella. Ma mi picchiava, quindi non mi mettevo a contestarlo».
Alla fine prese i tre ragazzi e dal Sudafrica dove vivevano si spostò in Canada. Smarrirono il suo bagaglio e dovette usare i vestiti di Tosca e Elon «perché non potevo permettermi di comprarne di nuovi». Anche molto tempo dopo la fine del matrimonio era «terrorizzata all’idea di non essere capace di sfamare i miei ragazzi».
Ora vive a New York, in un appartamento, dice, «non grande»: «Non ho bisogno di spazio sprecato perché con esso arrivano le responsabilità. Ho detto ai miei figli: “Questo è il posto più bello in cui abbia mai vissuto”».
Anche l’adorato Elon, assicura, pur con i suoi 270 miliardi di dollari che ne fanno l’uomo più ricco del mondo
, non è poi così interessato ai beni materiali e vive in un posto relativamente modesto a Boca Chica, il quartier generale di SpaceX in Texas, tanto che quando va a trovarlo «devo dormire nel garage. Non si può avere una casa di lusso vicino a un sito di lancio di missili».
Maye sostiene di non interferire nelle decisioni dei figli (e per fortuna, confessa che non voleva Musk costruisse un’auto elettrica e razzi), ma è una vera chioccia. Il suo account Twitter, oltre 780 mila follower, è pieno di hashtag #proudmom, mamma orgogliosa. O mamma tigre, se Elon viene attaccato: quando il Wall Street Journal ha scritto che il patron di Tesla e Space X avrebbe avuto una relazione con la moglie del…
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