Via ai lavori al Muvi: si sistema il tetto con fondi dello Stato

Il cantiere durerà quattro mesi e la spesa è di mezzo milione. Grazie alla nuova copertura si migliorerà la coibentazione

VIADANA. Sono iniziati i lavori di restauro e miglioramento strutturale della copertura del Muvi. Già un anno fa era in cantiere la sistemazione del tetto per garantire la fruibilità degli spazi in sicurezza, e l’architetto Juri Badalini ne aveva redatto il progetto. Inizialmente il Comune, che aveva già inserito questo intervento nel Programma triennale delle opere pubbliche, aveva pensato di spendere 280 mila euro interamente a carico del bilancio comunale. Successivamente però si è deciso di cogliere l’opportunità del bando nazionale “Fondo Cultura”, con il quale il Ministero dei beni culturali mette a disposizione risorse per interventi nell’ambito di competenza.

L’esito del bando è stato positivo e questo ha fatto sì che l’intervento di restauro appena cominciato potesse essere più ampio rispetto a quanto previsto inizialmente dal Comune. La spesa totale è di 500mila euro: dal Ministero arrivano 400mila euro mentre il Comune ne mette 100mila. Il progetto prevede il rifacimento della copertura in legno dell’ala attualmente occupata dalla sede del corpo bandistico Grossi. Il corpo principale verrà riparato e verranno sostituiti gli elementi danneggiati. Sono previsti poi altri due interventi: la pulizia e la manutenzione delle lattonerie, con eventuali riparazioni, ed il miglioramento della ventilazione del tetto, grazie alla posa di una barriera al vapore traspirante con sovrapposta doppia orditura di listelli incrociati. Il Comune ha affidato i lavori di restauro alla ditta Azzini Norberto di Cremona e si prevede che l’intervento verrà terminato in circa quattro mesi.

La costruzione del palazzo del Muvi, progettato dall’ingegnere Guglielmo Decò, risale agli inizi del novecento e storicamente era la sede delle scuole elementari. Nel 2003 lo stabile viene ristrutturato e oggi ospita, nell’ala sud, la biblioteca comunale Luigi Parazzi, il Fondo libraio antico, il più importante della provincia di Mantova per le sue quattrocentine e cinquecentine e l’archivio storico comunale. Nell’ala nord invece trovano spazio il Museo della Città Adolfo Ghinzelli, il Museo Civico Antonio Parazzi, la pinacoteca, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea e le sedi della Fondazione Ponchiroli e dell’associazione Apeiron. Durante il periodo delle vaccinazioni di massa contro il Covid-19, nella galleria d’arte era stato allestito l’hub vaccinale.