Ai bambini si parla allo stesso modo ovunque nel mondo
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Se cantaste una ninna nanna a un bebè che non parla la vostra lingua, il piccolo non capirebbe una parola ma si calmerebbe lo stesso. La parlata cantilenante, dolce e un po’ trascinata che adottiamo nel rivolgerci ai bambini è la stessa in qualunque società, dalle comunità di cacciatori raccoglitori della Tanzania alle famiglie delle più affollate e moderne metropoli.
La lingua che gli adulti utilizzano per parlare e cantare ai bambini è davvero universale, come conferma un nuovo studio che – fatto non comune per questo tipo di analisi – l’ha verificato in ogni continente, travalicando barriere linguistiche e culturali.
Uno studio trasversale. Una critica che spesso si muove agli studi scientifici, della psicologia e non solo, è quella di essere poco rappresentativi: i soggetti di studio sono spesso, per questioni pratiche, gli stessi studenti di quella facoltà, vale a dire ragazzi facoltosi, occidentali, bianchi, residenti in città e con un livello di istruzione avanzato.
Nel nuovo lavoro pubblicato su Nature Human Behaviour, un gruppo di psicologi delle Università di Harvard e Yale ha superato questi limiti raccogliendo 1.615 registrazioni di discorsi e canzoni rivolti a bambini o adulti, prodotti da 410 persone in 21 società diverse per contesto (urbano, rurale, di grande o piccola scala) e linguaggio (18 diversi idiomi).
Fatti con lo stampino. In ognuna di queste culture la lingua usata per rivolgersi ai bambini è risultata diversa da quella impiegata per cantare o parlare agli adulti, e queste differenze sono profondamente simili ovunque si vada.
Qualche esempio? Con i più piccoli si tende ad articolare i suoni con un’intonazione più acuta e altamente variabile. Si esplora tutto il repertorio di suoni vocalici, da soli o in combinazione. Si usano melodie più dolci. E tutte queste caratteristiche ritornano nel parlato, come se, nel comunicare con i bambini, tendessimo a trasformare le frasi in cantilene.
Lo stesso spirito. Gli adulti sono consapevoli di queste differenze, così marcate da permettere di individuare a colpo sicuro questa forma di maternese, anche se espressa in lingue diverse dalla propria. Per dimostrarlo, i ricercatori hanno creato un gioco online che hanno fatto provare a 50.000 persone di 187 Paesi, parlanti 199 lingue diverse.
I partecipanti dovevano stabilire se una canzone o un passaggio di un dialogo fossero indirizzati a un bambino o a un adulto. Nel 70% dei casi hanno riconosciuto il…
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