VillaBanks conquista l’Arena Bike-in di Mantova
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E sabato 800 fan per il rapper Ernia
Successo per VillaBanks domenica sera a Campo Canoa. E sabato sera protagonista è stato invece il rapper Ernia. “Voglio la voce, Mantova”. Ernia chiede e Mantova lo accontenta. Erano in 800 al concerto dell’Arena Bike-In e sembravano cantare tutti. Un coro che si sentiva fin dalla ciclabile.
Il pubblico accorso per Ernia, all’anagrafe Matteo Professione, è di giovani e giovanissimi dai visi puliti, qualcuno con mamma che li aspetta in disparte, sulle panche a bersi una sacrosanta birretta. Telefonini alzati, a fotografare e filmare, tutti rigorosamente in verticale per poi condividere sui social. “Vivo”, dal terzo album da solista “Gemelli” che dà il nome al tour in giro per l’Italia, è la prima canzone che il rapper milanese dà in pasto ai fan. Prende, poi, la parola: «Celebriamo un disco uscito due anni fa. Faccio i tour due anni dopo come le rockstar americane» dice ironico prima di annunciare ciò che avverrà sul palco: un viaggio, senza risparmiarsi, tra i suoi brani più amati dai ragazzi, da “Morto dentro” a “Non me ne frega un cazzo”, fino a “Pensavo di ucciderti” e “Lewandowski VIII”. A tratti sentimentale, poi scanzonato e irriverente. Tra le canzoni si prende il tempo per raccontarsi: «Il pubblico italiano forse non ha ancora capito il rap. Io sono conosciuto per pochi brani che passano per radio, ma so che i fan ti si affezionano per quelli che i discografici considerano dei filler (dei riempitivi, ndr)».
L’aplomb da rapper tutto d’un pezzo viene accantonata per un attimo per una battuta sulle zanzare: «Più si va avanti e più aumentano, è sempre più difficile».
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