Dove pronunciare il fatidico “sì”? Boom di richieste a Medole

MEDOLE. Il comune morenico è la capitale dell’Alto Mantovano per quanto riguarda la celebrazione dei matrimoni. Solo per luglio e agosto sono arrivate 52 richieste. Medole è in buona compagnia, altri comuni delle colline si prestano a location ideale per celebrare il giorno delle proprie nozze; è singolare però che, oltre ai matrimoni di cui si fa richiesta in comune, qui si celebrano anche molti matrimoni religiosi in chiesa e al Convento dell’Annunciata.

Una struttura privata che, da anni, è nel circuito di agenzie specializzate e vede, ogni anno, arrivare a Medole persone da tutto il mondo. «Alcuni matrimoni li celebriamo anche all’Annunciata – spiega Morandi – e mi è già capitato di dover avere l’interprete perché gli sposi sono stranieri. Allo stesso tempo ci sono state cerimonie con personaggi famosi, altre con influencer e personalità dello spettacolo e della moda. A questi, però, che ci vedono coinvolti si aggiungono i matrimoni che ci vengono richiesti e che celebriamo a palazzo Ceni, o in altre location. Non solo, anche la nostra pieve, chiesetta che ha un fascino particolare, sta cominciando ad essere richiesta da chi decide per il rito religioso». Un’attività, dunque, che «mi vede impegnato almeno tre volte durante la settimana. Ci sono settimane che le cerimonie sono anche quattro; poi, nel weekend vengo aiutato anche dal mio vicesindaco Luca Vivaldini, questo a testimoniare come si tratti di un’importante attività che ci vede impegnati tutti come squadra».

Un’attività che, però, è anche un’entrata che figura nel bilancio dell’ente. «Il contributo che chiediamo entra di fatto nel bilancio ed è una cifra che, di questi tempi, è importante. Durante i mesi di lockdown devo dire che quegli introiti sono mancati. Allo stesso tempo, al di là del valore economico, sono contento che questa attività sia ripartita anche perché è un modo per far conoscere a molte persone il nostro territorio e i nostri tesori» conclude Morandi. l.c.