Un gemellaggio per non dimenticare l’alluvione del ‘51

Il patto tra San Benedetto Po e Occhiobello è stato firmato nel comune polesano nel parco della rotta, presso il cippo dedicato all’alluvione del 1951, per ricordare il fatto storico in cui la popolazione di Occhiobello venne soccorsa dai barcaioli di San Benedetto Po

SAN BENEDETTO PO. Il patto di gemellaggio tra San Benedetto Po e Occhiobello è stato firmato ieri nel comune polesano nel parco della rotta, presso il cippo dedicato all’alluvione del 1951, il fatto storico in cui la popolazione di Occhiobello venne soccorsa dai barcaioli di San Benedetto Po. Il sindaco sambenedettino Roberto Lasagna ha sottolineato la consonanza fra i due Comuni affacciati sul grande fiume: «In nome delle nostre somiglianze, il mio augurio è che la giornata di oggi non si riduca mai a mera formalità, ma che sia occasione di conoscenza e di crescita. Siamo in un momento storico critico, in cui la guerra è tornata, qui vicino a noi: favorire un sempre maggiore senso civico tra comunità e una più profonda propensione e apertura verso l’altro è quindi più che mai fondamentale per lavorare per la pace». Gli ha fatto eco la prima cittadina di Occhiobello Sondra Coizzi: «San Benedetto Po rappresenta per noi il partner ideale per la costruzione di una nuova amicizia che, nata 70 anni fa per dare conforto a un’emergenza, continuerà nel futuro a generare scambi culturali ed economici per uno sviluppo comune, in modo particolare per il turismo lento sul quale le nostre amministrazioni stanno puntando». Prima della firma, con la lettura congiunta del testo del gemellaggio, sono state ricordate a due voci le ragioni su cui poggia l’accordo: promozione dei rispettivi patrimoni storici, artistici e culturali; collaborazione fra le comunità; scambi fra le istituzioni scolastiche e le associazioni, oltre a scambi di natura turistica, culturale, economica e professionale. Sono intervenuti alla cerimonia anche i sindaci dei ragazzi Pietro Gatti per San Benedetto Po e Aurora Melega per Occhiobello; l’assessore Vanessa Morandi ha auspicato il coinvolgimento delle scuole e dei ragazzi nella costruzione di nuove relazioni, mentre l’assessore Lorenza Bordin ha dato lettura del discorso della collega Laura Bella, impossibilitata a essere presente, ma entusiasta di «essere il futuro di questo gemellaggio». Alla cerimonia era presente una delegazione di cittadini di San Benedetto Po, tra cui Cesare Manzini, presidente del club nautico Il fortino.