Mantova, concordato Corneliani srl: creditori al voto fino al 24 maggio

Il 4 maggio si è tenuta l’adunanza dei creditori della vecchia Corneliani

MANTOVA. Si sono aperte il 4 maggio in Tribunale a Mantova le operazioni di voto per il concordato di Corneliani srl. Operazioni che proseguiranno fino al 24 maggio e che vedranno i creditori esprimersi sulla proposta di pagamento presentata dalla “vecchia” società, che alla fine dello scorso anno ha ceduto il ramo d’azienda produttivo e commerciale della casa di moda alla newco Corneliani spa con lo Stato al 49% e il fondo Investcorp socio di maggioranza.

I creditori ammessi al voto sono i cosiddetti “chirografari” (istituti di credito e fornitori di determinate dimensioni) che sono circa la metà dei 1.500 complessivi. Non sono ammessi i creditori privilegiati, vale a dire i dipendenti, professionisti, piccoli artigiani, enti previdenziali, a meno che non rinuncino al proprio privilegio.

Convocata in presenza, l’adunanza dei creditori è stata introdotta e presieduta dal giudice delegato Andrea Gibelli che ha quindi ceduto la parola al commissario giudiziale Luca Gasparini (con cui la Gazzetta ha conferito al termine per ricostruire i passaggi di questo ulteriore step della procedura di concordato preventivo).

Gasparini ha illustrato i contenuti essenziali delle 199 pagine che compongono la sua relazione particolareggiata, depositata il 18 marzo, con un focus sulla fattibilità della proposta, che prevede il pagamento integrale dei creditori prededotti e privilegiati per circa 19 milioni entro un anno dall’omologazione e il pagamento dei crediti chirografari (quantificati in circa 50 milioni di euro) in un range che oscilla tra l’8 e l’11% entro tre anni dall’omologazione del concordato, nonché sulle operazioni di maggiore importanza eseguite nella fase concordataria.

Dopo alcune richieste di chiarimento da parte dei creditori, sono state aperte le operazioni di voto. I presenti hanno potuto esprimersi su un apposito modulo in precedenza ricevuto. Rilevando che a ieri non è stata raggiunta la maggioranza (ovvero il 50% più un centesimo dei crediti chirografari), il giudice delegato ha precisato che comunque per la formulazione di voto, che avverrà mediante Pec, c’è tempo fino al prossimo 24 maggio.

A partire dal 25 il commissario giudiziale Gasparini eseguirà il conteggio dei voti ricevuti su cui relazionerà al giudice delegato che a sua volta relazionerà al Tribunale riunito in camera di consiglio. Se verrà raggiunta la maggioranza, il Tribunale decreterà quindi l’apertura del giudizio di omologazione che è deputato a verificare la regolarità complessiva della procedura di concordato a partire dal 17 giugno 2020.