«Mia sorella Catherine e gli ultimi mesi di calvario. Ma si è riconciliata con

Era una donna complicata e ha avuto una vita complessa, ma un file rouge ci ha sempre legato, un grande amore che non si mai spento. Agns Spaak, sorella maggiore di Catherine, scomparsa la domenica di Pasqua a 77 anni, non riesce a trattenere la commozione, riavvolgendo il filo dei ricordi.

Lei aveva solo un anno di pi di suo sorella…

Avevamo solo 11 mesi di differenza, eravamo praticamente quasi gemelle e siamo cresciute insieme… poi come sempre avviene la vita ci ha fatto percorrere strade diverse e, a volte, anche molto distanti. Per voglio assolutamente sfatare una leggenda.

Quando anche io facevo l’attrice, il nostro rapporto stato falsamente manipolato da certa stampa. Dicevano che litigavamo, che c’era rivalit tra noi, gelosie reciproche e continui conflitti… Non assolutamente vero! Anche perch io poi mi sono totalmente dedicata ad altro, ho fatto la fotografa. Catherine aveva un carattere non facile, ma ci non significa che fossimo nemiche….

Lei era molto introversa e, nonostante fossimo molto vicine d’et, non si confidava con me. Ricordo che quando avevamo 12-13 anni, io andavo a spiare nella sua camera da letto, per vedere quale libro stesse leggendo… tanto per capire meglio cosa avesse in testa mia sorella.

Che libro stava leggendo?

”Viaggio al termine della notte” di Cline. Di sicuro aveva sottratto, di nascosto, questo volume alla libreria di nostro padre. E da quella sua lettura, di un libro cos impegnativo, ho capito la sua diversit. Catherine mi accusava di essere troppo scherzosa, discutevamo, magari ci scontravamo anche su come reagire a certi eventi. Insomma, la differenza di carattere tra noi era evidente, come accade spesso nei rapporti di sorellanza, ma poi un accordo lo trovavamo sempre… soprattutto quando ci scambiavamo i vestiti… .

E quando lei ha iniziato a fare l’attrice, le ha dato consigli, suggerimenti…?

In verit, ho fatto questo mestiere per poco tempo, dedicandomi poi alla fotografia, la mia vera passione. Quindi Catherine non ha nemmeno fatto in tempo ad aiutarmi con eventuali consigli su questo o quel progetto, su questo o quel regista, non so nemmeno se abbia mai visto un mio film… Semmai, dopo, ha condiviso il mio lavoro da fotografa, condividendo con me alcune sue visioni, suggestioni… Tanto che avevamo progettato di creare insieme un racconto sul tema della solitudine, corredato da foto e da testi, immagini e storie.

E lei, come spettatrice, quale film ha amato maggiormente di sua sorella?

Mi piacque tanto “Dolci inganni”, diretta da Alberto Lattuada, il suo primo film davvero importante realizzato in Italia, e poi “La voglia matta”, con la regia di Luciano Salce. Inoltre sono stata sua spettatrice quando debutt al Teatro Sistina nello spettacolo “Promesse… promesse” nel 1970. Era molto preoccupata, essendo un’esperienza completamente nuova… era molto tesa, perch doveva esibirsi sul pi importante palcoscenico della commedia musicale,…