Tragedia al cantiere: cade da oltre 10 metri

L’infortunio a Sirmione. L’operaio, di 54 anni, lavorava per conto di una ditta mantovana. Inutile ogni tentativo di salvarlo

VOLTA MANTOVANA. Ancora una croce sul lavoro, e per giunta alla vigilia della festa. Sono passati pochi giorni dall’infortunio con il muletto nel cantiere della nuova casa di riposo di Castel Goffredo (a morire Giacomo Turra, 52enne capocantiere residente nel Bresciano) ed ecco una nuova tragedia. Stavolta è accaduta a un passo dalla zona di Castiglione e Solferino, a Colombare di Sirmione, sulla sponda bresciana del Garda. A perdere la vita è stato Emilian Reuska, residente nel Veronese, a Illasi, che però ha uno stretto legame con il Mantovano perché lavorava per una ditta edile di Volta, la Turganti.

L’incidente è avvenuto in un cantiere edile di ristrutturazione. Reuska si trovava sul tetto, a oltre dieci metri di altezza, forse dodici, quando è precipitato. L’esatta dinamica della tragedia deve essere ancora analizzata dalla medicina del lavoro, ma da una prima ricostruzione pare che il 54enne stesse muovendosi su una superficie di plexiglass che avrebbe ceduto all’altezza di una bocca di lupo, facendolo precipitare nel vuoto. L’operaio è morto in ospedale dove era stato ricoverato in condizioni disperate e ormai privo di conoscenza, dopo un intervento chirurgico eseguito nella speranza di arrestare le emorragie interne. È successo poco dopo le 15. 30 di venerdì. Stabilizzato e intubato dai sanitari del 118, arrivati con due ambulanze e che sul posto avevano tentato diverse manovre di rianimazione, Reuska era stati portato in tutta fretta con l’elicottero all’ospedale Civile di Brescia. Ma non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore si è fermato mentre si trovava nel reparto di terapia intensiva. Troppo gravi le ferite interne che aveva riportato nella caduta.

È stata come da prassi, aperta un’inchiesta sull’ennesima morte bianca, cioè sul lavoro.

Una vera emergenza, basti pensare che nelle stessa giornata in Italia si sono contate altre quattro croci: un operaio di 23 anni in provincia di Sassari per il crollo di un ponteggio, uno di 39 anni per il cedimento di un solaio a Trento e uno di circa 60 anni travolto dal materiale che stava scaricando da un camion a Cesena.

Non solo: un 17enne è morto l’altra sera in un incidente sul lavoro a Nole, comune di quasi 7 mila abitanti della Città metropolitana di Torino. È accaduto alla Metalpress di via Cravanera. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato schiacciato da un muletto. E così le persone che nel 2022 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro sono ben 183, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro, che nel 2021 ha registrato 1. 404 vittime, tenendo conto di vari tipi di infortunio. Se si considerano anche i 4 milioni di lavoratori non iscritti all’Inail e le morti dei cosiddetti lavoratori in nero, la cifra quasi raddoppia e si arriva, a ben 351 caduti sul lavoro nel 2022, un dato che comprende, sempre secondo l’Osservatorio, anche 41 agricoltori uccisi e schiacciati da trattori e 27 autotrasportatori morti dall’inizio del 2022.

«Mentre siamo preoccupati per…