Il futuro di Eni preoccupa: i sindacati incontrano il prefetto di Mantova per parlare di
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L’esclusione dall’incontro tra le regioni e il Mise ha spinto i rappresentanti dei lavoratori a una prima mobilitazione
MANTOVA. I sindacati in presidio davanti alla prefettura. Il futuro di Eni preoccupa. «Oggi 23 marzo 2022 una delegazione delle organizzazioni sindacali delle nostre federazioni (i segretari provinciali Michele Orezzi, Gianni Ardemagni e Giovanni Pellizzoni e l’esecutivo delle RSU Eni Versalis Fabio Artoni, Luca Imbornone, Francesco Carnazza) sono state ricevute dal prefetto di Mantova Iorio – scrivono in una nota Filctem Cgil Mantova, Femca Cisl Asse del Po e Uiltec Uil Mantova – Abbiamo portato alla sua attenzione le nostre preoccupazioni rispetto a un futuro industriale di Eni ricco di ombre e di incertezze e abbiamo portato le perplessità legate alla mancata convocazione delle rappresentanze sindacali nell’incontro odierno al Mise alla presenza di regione Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e dei vertici aziendali di Eni. Ringraziamo sua eccellenza per l’immediata disponibilità all’incontro e per aver ascoltato le ragioni e le preoccupazione direttamente dalla voce dei lavoratori. Qualora non ci sarà un diretto coinvolgimento dei lavoratori ai tavoli al Mise sulla vertenza cracking di Marghera e sul futuro della chimica italiana, come già anticipato dalle strutture nazionali delle nostre federazioni sindacali apriremo uno stato di agitazione di carattere generale e nazionale».
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